venerdì 29 agosto 2014

Agri-cura, ovvero: zappare pagando.

In tempo di crisi economica tanti s'inventano mestieri e modi originali per sbarcare il lunario, anche se certi lavori faticosi li lasciamo ad altri. Questo è tempo che in Puglia si raccolgono pomodori, a qualche euro l'ora e sotto un sole che sfiora i 40 gradi. Li ho visti a decine i ragazzi africani, buttati per terra sotto un albero, in attesa del caporale che li passasse a prendere. I lavori di campagna non li vuole fare più nessuno, voi direte; eppure si fanno più frequenti, da parte di agriturismi, proposte di agri-cure: una specie di corso per contadino a pagamento.
Una proposta originale l'ha lanciata Sting, pop-star inglese, excantante dei Police che offre, nella sua tenuta in Toscana, la possibilità di zappare la terra, raccogliere olive o vendemmiare pagando 262 euro al giorno. Avete capito bene, dovete pagare voi e sembra un'opportunità da non lasciarsi sfuggire per fare una vacanza intelligente che vi fa sì lavorare; ma  acquistare anche una buona forma fisica.
Anche in occasione della prossima vendemmia, la tenuta avrà tra i suoi ospiti vendemmiatori in cerca di relax e per questo paganti. Naturalmente, s'è scatenata l'ironia del web: " Venite a raccogliere olive da me, ve le faccio fare gratis; se volete, vi canto pure Roxanne" dice uno, oppure : " Per cento euro al giorno, a casa mia pulite il bagno e le scale; ma risparmiate 162 euro"; ed ancora: "Venite in Puglia, vi faccio raccogliere le olive e vi pago pure". Noi possiamo riderci su quanto ci pare, ma farsi venire idee, di questi tempi, potrebbe fruttare lavoro e denaro.
Buona vita!
maestrocastello

domenica 17 agosto 2014

Oh capitano, mio capitano!

Hai spezzato il filo al tuo aquilone che ti teneva appeso al nostro mondo ed hai reso la tua vita ancor più fugace di quanto già in effetti  non lo sia, ancora più fuggente. Difficilmente mi affeziono ad un attore di cinema in modo totale, ma con te è stato diverso; forse perché avevi un’ anima gentile, ferocemente divertente; un artista geniale: ci hai lasciato in eredità una delle storie del cinema più rilevante degli ultimi decenni. Ricorderemo il tuo genio e la tua umiltà: tanti riconoscimenti mai messi in bacheca. Ci hai fatto ridere, ci hai fatto piangere; hai donato il tuo talento a chi ne  aveva bisogno. Ora ci lasci a piangere una persona amata eppure mai  conosciuta, un parente-amico; mentre tu ti appresti probabilmente a “far ridere Dio”, come ha scritto più di qualcuno. Ciao, professor Keating, avesti la capacità di folgorarmi e quel tuo “attimo fuggente” mi ha fatto da guida spirituale nella mia professione nella vita reale. Grazie, mio capitano, per averci insegnato a vivere fuori degli schemi, ad osare, a stravolgere la vita, a salire sui banchi. Il tuo commiato? Francamente, sembra un vero paradosso. Comunque non condivido e non giudico, come dovrebbero fare tanti benpensanti; dico solo che Dio, somma misericordia, possa accoglierti e perdonare; mentre noi  ti penseremo come un angelo in viaggio nel cielo, con le ali in riparazione, e in attesa di avere l’ok di atterrare fra le braccia di Dio.
Addio, mio capitano!
maestrocastello

17 agosto 2014

sabato 2 agosto 2014

Occorrono sogni e speranza.

La guerra infinita sulla striscia di Gaza sta seminando morte e terrore e a pagarne le terribili conseguenze  sono soprattutto i bambini. Appena lunedì scorso una bomba israeliana ha dilaniato 9 bambini palestinesi che festeggiavano la fine del Ramadan in un parco giochi; eppure proprio dai bambini arrivano messaggi di speranza che dovrebbeto insegnare ai grandi che l'uso delle armi non porta a nulla. Le violenze e le ingiustizie non si combattono con la forza e con le bombe, ma con armi più potenti, come le pagine di un libro. Avete capito bene: proprio con i libri! Questa lezione di vita è stata impartita al mondo da una bambina palestinese che, durante una tregua, è tornata nella sua casa semidistrutta dai bombardamenti a recuperare non oggetti di valore; ma semplicemente i suoi libri di scuola. Nada Jaffal che l'ha notata, le ha scattato le foto che poi hanno fatto il giro della Rete. A questa bimba andrebbe assegnato il Nobel del coraggio e della speranza per aver saputo continuare a lottare e sperare, salvaguardando il suo diritto allo studio e alla vita. La conoscenza ci rende migliori, migliori certamente di coloro che uccidono senza ragionare. Proprio questi piccoli gesti hanno la capacità di tenere viva la speranza che presto verranno deposte le asce di guerra e si arriverà finalmente al dialogo.
Impariamo dai nostri piccoli che per salvare questo mondo occorrono sogni e coraggio.
Buona vita!
maestrocastello
3 agosto 2014