sabato 1 febbraio 2020

DIALETTO È BELLO!

Sant’Agata di Puglia per me non è solo il paese Sant’Agata, ma la componente dell’animo umano che so di poter trovare anche in tutti coloro che hanno come punto di riferimento un paese, il loro paese di nascita.
Noi santagatesi abbiamo tutti qualcosa in comune che è radicato nel nostro DNA . Mia moglie mi diceva sorridendo: “Sei proprio un santagatese!”, perché mi vedeva volitivo, pieno di orgoglio, ‘ngazzùse, sparagnino, uno ca le pièce accucchiè li sòlde e tante cose ancora.
Comunque, non siamo proprio tutti così.
Ma la cosa che ci accomuna proprio tutti è la nostra lingua-madre, il dialetto santagatese.
Il dialetto non è un limite, ma un valore aggiunto e non ce ne dobbiamo vergognare, anche vivendo in altre parti del mondo.
Direte voi che oggi viviamo in un contesto politico-economico europeo e mondiale diverso dal passato. Ma ragionando in tal senso allora non vedo perché non passare direttamente alla lingua inglese.
Il dialetto è bello, una cosa che è solo nostra, sono  le nostre radici; è un lascito di tutte le generazioni passate e non deve morire.
Il dialetto è sinonimo di libertà e va difeso.
Attenti a non farvi rubare la lingua!
Ho scovato questi meravigliosi versi siciliani di Ignazio Buttitta.

Quannu ci arrobbano a lingua.

Un populu
mittitulu a catina
spugghiatilu
attuppatici a vucca
è ancora liberu

Livatici u travagghiu
u passaportu
a tavula unni mancia
u lettu unni dormi
è ancora riccu

Un populu
diventa poviru e servu
quannu ci arrobbano a lingua
addutata di patri:
è persa pi sempi.

.....

Bóna jurnèta!
maestrocastello