sabato 23 gennaio 2021

Le certezze.


Buongiorno, stamattina mi frulla questo pensiero per la testa: se sia vero che per vivere meglio avremmo bisogno di certezze. Ma sappiamo che le certezze in realtà non esistono.  Non c’e nulla di certo a questo mondo, tranne la morte e le tasse, così diceva Benjamin Franklin, non a torto. Fino a qualche settimana fa dicevamo, a proposito del duemilaventuno, “Questo sarà un anno diverso” e ci accorgiamo poi che tutto procede come prima, anzi; che tutto dipende da noi, dal nostro impegno e dal nostro comportamento. Bisogna imparare a navigare in questo mondo che è un oceano di incertezze e di dubbi. Ma poi chi dice che sia tutto negativo? 

Bisogna lasciar perdere le certezze. Il contrario della certezza non è l’incertezza, ma l’apertura, la curiosità e la volontà di abbracciare il paradosso, invece di scegliere l’ovvio.

Bisogna convincersi di accettare noi stessi esattamente come siamo, senza smettere di imparare e di crescere. 

E non speriamo tutto nei miracoli che poi i santi si scocciano e non ci lamentiamo che non facciamo mai tredici al totocalcio se non facciamo mai la schedina.

E giocare la schedina, badate, significa rischiare di viverla questa vita.

(maestrocastello )

lunedì 18 gennaio 2021

La frégula alle vongole.

 


La domenica che non t’aspetti , 

ieri a pranzo con Ilaria abbiamo sperimentato la “frégula sarda con le vongole”. Già, la frégula, una pasta di semola prodotta solo in Sardegna che si sposa a meraviglia con le arselle o le vongole; al posto dei classici spaghetti. Una meraviglia se cotta bene. 

Noi avevamo le vongole.

La famiglia riesce a scaldarti anche i giorni più freddi di gennaio e se ci aggiungi le nipoti nel pomeriggio, la temperatura sale di parecchio.

La domenica che prevedevi monotona, diventa all’improvviso addirittura solare; anche quando il sole non c’è. Diceva George Bernard Shaw che una famiglia felice non è che l’anticipo del Paradiso e non aveva tutti i torti. 

Per una volta è stata una gioia rimanere tappati in casa e assaporare la gioia che scaturiva dalle sole nostre voci che si parlavano non al cellulare, non in video chiamata; ma a qualche metro di distanza. 

“ Nonno, abbiamo fatto questo disegno per te” dice Marte che l’anno prossimo va in prima. Poi guardi suo padre, tuo figlio, e pensi ad un testo sacro dell’ebraismo: “ quando insegni a tuo figlio, insegni al figlio di tuo figlio “, è proprio vero che l’insegnamento di Dio è universale.

Il pomeriggio scivola via tra un tè caldo e un dolce ricordo di nonna Giovanna: parliamo dei suoi lavori con la lana.

“Ragazzi, fra poco andiamo che si fa notte e fa freddo”.

Dovremmo vederci più spesso, dovrebbe essere più spesso domenica, ma tanto noi ci cerchiamo , ma tanto noi ci pensiamo, anche quando non ci vediamo; perché siamo una famiglia, siamo una bella famiglia, perché siamo il paradiso!

maestrocastello 


(frégula con frutti di mare).

martedì 5 gennaio 2021

ABBIAMO BISOGNO DI MITI.

 

Ma cosa sono i miti, se non dei racconti immaginari che l’uomo da sempre si crea per dare senso ad un mondo senza senso. Sono un po’ alla stregua dei sogni e nessuno può dire se siano veritieri, finché non si dimostra il contrario. 

La mitologia viene accostata alla poesia che fa viaggiare la fantasia e dà respiro a questo mondo senza respiro.

Tutto esiste, anche se solo nella nostra mente e per questo che l’uomo da sempre si crea dei miti che racconta ai piccoli per dipingere bello un mondo che tanto bello non è. 

Racconta di fate, di miti, di draghi in quegli anni senza tempo tra l’infanzia e, diciamo, i sette anni; quando i bambini abitano il mondo del mito.

Il mito non è una bugia, è irrilevante se una storia sia vera; ma è un modo efficace per aggirare fredde verità . 

Il mito è la metafora della vita e, in quanto tale,  è vero e necessario.

I miti erano storie di un mondo che una volta si raccontavano i grandi e che poi hanno trasmesso ai bambini, un mondo rifugio dal mondo, in cui, se potessero, vorrebbero ritornare loro stessi.

Lo capirete domani, dagli occhi compiaciuti dei grandi, mentre i piccoli apriranno la calza della Befana.

Il compagno che, a sette anni, ti spiattella che personaggi come la Befana e Babbo Natale non esistono e pensa di aver fatto una furbata; ti ha solo distrutto il mondo dei sogni e dovrai inventarti qualcos’altro in cui credere.

Tutti abbiamo bisogno di miti.


(maestrocastello )

venerdì 1 gennaio 2021

Volare alto si può!

 


Prego gli uccelli di malaugurio di piantarsela di portare jella. Le cose lo sappiamo che vanno in certo modo, ma occorre essere positivi ed augurarsi che il vento cambi. 

I latini dicevano :"Per aspera ad astra", perciò è attraverso le difficoltà che si arriva alle stelle. 

Mi auguro un anno colmo di difficoltà che sapremo superare, per arrivare tutti insieme alle stelle. 

E' solo un sogno? 

Auguri a quelli che hanno voglia di sognare e agli altri: l'augurio di continuare a piangersi addosso! 

Giovanni, a nome dei "pensatori positivi". 

Buon Anno 2021!