Buongiorno, stamattina mi frulla questo pensiero per la testa: se sia vero che per vivere meglio avremmo bisogno di certezze. Ma sappiamo che le certezze in realtà non esistono. Non c’e nulla di certo a questo mondo, tranne la morte e le tasse, così diceva Benjamin Franklin, non a torto. Fino a qualche settimana fa dicevamo, a proposito del duemilaventuno, “Questo sarà un anno diverso” e ci accorgiamo poi che tutto procede come prima, anzi; che tutto dipende da noi, dal nostro impegno e dal nostro comportamento. Bisogna imparare a navigare in questo mondo che è un oceano di incertezze e di dubbi. Ma poi chi dice che sia tutto negativo?
Bisogna lasciar perdere le certezze. Il contrario della certezza non è l’incertezza, ma l’apertura, la curiosità e la volontà di abbracciare il paradosso, invece di scegliere l’ovvio.
Bisogna convincersi di accettare noi stessi esattamente come siamo, senza smettere di imparare e di crescere.
E non speriamo tutto nei miracoli che poi i santi si scocciano e non ci lamentiamo che non facciamo mai tredici al totocalcio se non facciamo mai la schedina.
E giocare la schedina, badate, significa rischiare di viverla questa vita.
(maestrocastello )