martedì 7 dicembre 2021

Addio a Toni Santagata.

 Un cantante, un paese!


Pochi giorni separano le date essenziali di Toni Santagata, il 9 e 5 dicembre, i giorni che scolpiscono una vita e che vita!

Sembra ieri che noi ragazzini lo ascoltavano dare le prime strimpellate nella piazza di Sant’Agata e mai immaginavamo che quella voce e quella chitarra avrebbero girato tutto il mondo a far conoscere Sant’Agata di Puglia dappertutto . E per riuscirci meglio si era addirittura cucito addosso il nome artistico del suo paese SANTAGATA.

Aveva sposato la semplicità e col sorriso perennemente stampato in viso affascinava le platee dovunque si esibiva, portando il buonumore.

Artista intelligente che sapeva leggere la realtà e farla oggetto nella sua musica, precursore di generi nuovi nel mondo dello spettacolo aveva, insieme ad altri, anticipato il cabaret italiano. 

In questo era aiutato dalla caparbietà della nostra gente e dalla capacità di vedere sempre più lontano degli altri.

È grazie a lui che è nato il folk in Italia ed ha conosciuto un periodo d’oro a livello nazionale, negli anni settanta-ottanta tutti cantavano in Italia  “Quant’è bello lu primme ammore “. 

Le sue che sembravano solo “canzonette”, erano spesso profonde in ciò che volevano significare. Aveva composto “ Lu maritiello”, ma anche opere impegnative da teatro. Il suo repertorio è immenso e ce l’ha ricordato nelle lunghe dirette di questo lockdown, da casa sua e senza pubblico.

Oggi è in lutto non solo la sua famiglia, ma tutti noi appartenenti ad un paese, Sant’Agata, la Puglia. 

Scompare un mondo, il nostro,  mondo degli anni spensierati e ovattati  dei nostri paesini di montagna che a tutto credevano e mai che la favola Toni Santagata un giorno potesse finire.

Ciao, Tonì (non so più che dire, mi scappa da piangere), 

già ti immaginiamo intonare con gli angeli il  coro di una musica a noi tanto cara:

 “E mi vien voglia !

Rip.