Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se lo ricordano", così scriveva Antoine de Saint-Exupèry nel suo bellissimo capolavoro "Il Piccolo Principe ".
Questo è stato il più bel libro che abbia mai letto, perché fa capire in modo semplice quanto contano i sentimenti nella vita e che aiutano a vivere meglio.
La lettura mi ha tenuto compagnia fin da piccolo, mi ha fatto sentire meno solo durante i quattro anni di collegio e, come dice Jean-Paul Sarte, “I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità”.
Con i ritmi frenetici della vita di oggi, la lettura è stata completamente messa da parte e questo è un male, perché il libro è una fonte inesauribile di arricchimento non solo sociale, ma anche intellettivo, etico e morale.
Dal rapporto ISTAT del 2014 si scopre che sono diminuiti i lettori in Italia: dal 43 al 41,4 percento. Le donne leggono più degli uomini: 48 percento contro il 34,5. Alla Sicilia spetta la maglia nera col 71 percento che non legge e, a ruota, purtroppo, viene la Puglia col 70,8 di gente che non legge neppure un libro all'anno.
Chi non legge non sa cosa perde, la lettura regala brividi ed emozioni, idee nuove, consigli pratici ed evasioni, tutte cose necessarie nella vita quotidiana.
So di alcuni innamorati che leggono contemporaneamente lo stesso libro, per provare le stesse emozioni, nello stesso momento.
Uno scaffale pieno di libri è sempre lì pronto a comunicarti, in modo immediato e confidenziale, ciò che nessuno riesce a dirti e a darti: pensieri, sentimenti, messaggi, suggerimenti; un itinerario della nostra interiorità, una "mappa" per muoverti nel mondo”.
L'abitudine alla lettura deve iniziare da piccoli e deve essere supportata dall'esempio dei grandi: avere genitori che leggono aiuta, o eccome!
Il libro è uno strumento tangibile per trasmettere un patrimonio intangibile come il pensiero attraverso la parola.
Quali sono i vantaggi che possiamo avere, soprattutto i giovani, dalla lettura?
Leggere ci rende più coscienti e consapevoli della realtà che ci circonda, meno soggetti a pregiudizi e condizionamenti e, facendoci muovere nel tempo e nello spazio, arricchisce le nostre esistenze.
Nella società del 21° secolo, dove la comunicazione ed, in particolar modo, l’informazione, hanno un ruolo centrale, leggere ed aggiornarsi diventa quasi una necessità vitale, un’attività dettata dall’istinto di sopravvivenza.
Bisogna leggere sempre, ma deve essere una scelta libera e, soprattutto; un piacere.
Certo, scriveva Gianni Rodari, “il verbo leggere non sopporta l’imperativo” , non bisogna leggere per forza!
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! - scrive Umberto Eco - Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all'indietro."
Plaudo alle tante iniziative che invitano alla lettura, dai circoli culturali, ai gruppi di lettura; io penserei addirittura a girare nelle scuole con persone rappresentative di una comunità che leggano ad alta voce davanti ai ragazzi, per dare loro un forte imput alla lettura, che non bisogna vergognarsi a leggere e che leggere aiuta a vivere meglio.
Qualcuno si starà chiedendo se, anche io che vi scrivo, leggo. Risposta: da sempre.
In questi giorni? "Una vita al contrario" di Alexander Masters.
Buona vita e buona lettura a tutti.
maestrocastello
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