Umberto Eco ci ha appena lasciato ed è una grave perdita per la cultura italiana. Tutti lo conosciamo come autore de "Il nome della rosa", libro che ha venduto oltre 30 milioni di copie ed è stato tradotto in quasi 50 lingue, ma Umberto Eco non era solo uno scrittore fantastico che ha incantato milioni di lettori in tutto il mondo; egli è stato molte cose insieme. Egli è stato un curioso perenne, un indagatore scrupoloso dei cambiamenti della società e della politica, un esperto dei media e dei linguaggi. Dobbiamo ricordarlo come un innovatore, un educatore che ha saputo parlare alle nuove generazioni avvicinandole all’arte, alla letteratura, alle scienze sociali, alla filosofia. La filosofia ci aiuta a capire e spiegare perché "nessuno nasce clandestino, mentre tutti nascono umani."
In un un mondo in continuo conflitto per questioni di politica, di religione e di razza, Eco era convinto che la conoscenza reciproca delle culture dei paesi possa costituire un elemento di salvezza. Una delle frasi che amava ripetere era : "Lascia parlare il tuo cuore, interroga i volti, non ascoltare le lingue" .
Umberto Eco è stato un grande ambasciatore dell'Italia nel mondo,
uno degli intellettuali italiani più noti nel panorama internazionale; tuttavia i saggi e gli studi dedicati alla sua opera, in Italia, sono ancora troppo pochi per darne un giudizio completo sulla sua grandezza e, nella maggior parte dei casi, destinati esclusivamente a studiosi e critici
Un domani si capirà come il pensiero di Eco sia stato uno strumento indispensabile per comprendere la società contemporanea.
Ci lascia l'insegnamento dell'importanza del pensiero, " il pensiero filosofico, è quello che distingue gli uomini dagli animali", l'importanza del pensiero per capire il proprio tempo; per capire il mondo.
Un peccato che non abbia mai ricevuto il Nobel, ma questo non sminuisce la sua grandezza.
Umberto Eco era un esempio straordinario di intellettuale che sapeva unire la sua immensa cultura del passato con la capacità unica di anticipare il futuro.
Umberto Eco era un grandissimo, ma purtroppo, come sempre succede, la grandezza delle persone la si scorge quando non ci sono più e infatti proprio lui ci diceva che "la presenza sminuisce la fama, mentre la lontananza l'accresce".
È morto un grande uomo, un grande italiano.
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