domenica 26 maggio 2019

Addio a Vittorio Zucconi

Vittorio Zucconi ci lascia a 74 anni.

È proprio vero, le belle persone sono le prime a lasciarci e resti orfano di un valido punto di riferimento. Vittorio Zucconi, un grande del giornalismo, ci lascia a 74 anni.
Zucconi era una forza della bella scrittura, un modo sapiente di raccontare
i fatti che penetravano la realtà attraversandola e ti faceva partecipe dei suoi racconti.
Il suo modo di fare giornalismo era vita vissuta, non interpretazione di un ruolo e chi aveva la fortuna di essere suo amico, giura che il Vittorio pubblico era uguale al privato: una persona vera.
Scrupoloso nel lavoro, era generoso nell'affabulazione, empatico, capace di entrare in sintonia con qualunque interlocutore, che fosse un bambino, un campione sportivo, un politico o un semplice lettore. 
Ha raccontato come pochi l’America, ha costantemente misurato il polso di quella grande realtà d’oltreoceano, facendocela sentire una realtà vicina a noi.
Aveva visto il mondo con gli occhi del mestiere, che obbliga a indagare, decifrare, capire. Bruxelles, giovanissimo, poi New York, Mosca, Parigi, Tokyo, Roma con il caso Moro, di nuovo e definitivamente. Era un poliglotta, cittadino del mondo, divoratore notturno di qualsiasi cosa si potesse leggere, col suo russo, il francese, l'inglese americano e persino un po' di giapponese poteva parlare di tutto.
È stato un gustoso scrittore, autore di diversi volumi : “Stranieri come 
noi “, “Viaggio in America “, “Il Giappone tra noi”, “ Il lato fresco del cuscino “ ecc, ecc. aveva una scrittura fluida e impetuosa come una necessità, come un trance, come qualcosa di naturale, che sembrava sgorgare da sola, e trovare automaticamente il suo corso. 
Mancherà alla sua famiglia, al suo giornale e mancherà anche a chi lo seguiva attraverso i suoi scritti.
Ciao, Vittorio, avremo di te il ricordo di una bella persona; R.I.P. !

maestrocastello 


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