giovedì 15 ottobre 2009

C'era una volta......un amico.


C’era una volta un orso che non voleva amici perché si sentiva più libero. Egli amava passare le giornate in solitudine. L’orso, si sa, adora il miele e un giorno di primavera vide un alveare e decise di avvicinarsi per fare provviste. L’orso era sicuro che non ci fossero api; ma quando aveva assaggiato appena un po’ di miele un esercito di api iniziò a rincorrerlo. Chi lo poteva aiutare se non aveva amici? Eppure in suo aiuto venne uno scoiattolo che dal suo albero aveva visto la scena. Questo gentile animaletto colse una margherita che velocemente posò vicino all’alveare. Le api attirate dal polline corsero tutte verso quel fiore e l’orso fu salvo. I due animali corsero nel bosco e si divertirono come matti. Da quel giorno l’orso comprese che non si sarebbe più annoiato, perché aveva trovato un amico sincero. Già, l’amicizia! Da più parti si lamenta che tanti valori siano ormai scomparsi; ma credo che il valore dell’amicizia, vecchio come il mondo, sia destinato a non raggiungere mai il pensionamento. Ma quale significato diamo alla parola “amico”? Seneca, filosofo e drammaturgo latino, in una lettera che scrive a Lucilio tratta dell’amicizia in modo circostanziato. L’amico, a mio avviso, deve possedere delle peculiarità assolute, il rapporto che si instaura con lui deve essere esclusivo e non è possibile instaurare con tutti quelli che si conoscono, altrimenti la parola “amico” perderebbe il suo significato più profondo. Le parole di Seneca sono inequivocabili: avere tanti amici può valere a non averne nessuno. Di amico vero, si intende. Proprio l’esiguità del numero li rende più preziosi ed unici, il resto sono solo conoscenze. Si dice che “l’amico si vede nel momento del bisogno”, ma attenti a non intessere un’amicizia solo perché potremmo poi trovare una eventuale spalla su cui andare a piangere o, peggio ancora, per scambiarci favori personali. Seneca dice che le amicizie nate solo per interesse sono destinate a perire prima o poi! La complicità deve caratterizzare una coppia di veri amici, così come caratterizza una coppia di innamorati; non per niente l’amore fu definito una folle amicizia, bella e assoluta. Non è retorico dire che l’amico è qualcuno che ti aiuta senza chiedere nulla in cambio e il suo sorriso è capace di illuminarti la giornata. Per un amico faresti anche a botte, come dice Morandi e solo a lui sei capace di dire quello che diresti solo a te stesso; perché sai che lui è pronto a consigliarti per il meglio, rispettando le tue scelte che magari non condivide. “Chi trova un amico trova un tesoro. Ma state molto attenti ai detti popolari....! Infatti state a sentire quanto dice Rex Akragas : “Chi trova un amico trova un tesoro. Chi trova un tesoro trova tanti amici. E fin qui niente da dire. Ma se tanti amici trovano un tesoro... beh il continuo leggetelo sulla cronaca di domani.”
Buona vita!
maestrocastello

3 commenti:

  1. Grazie, è verissimo!
    Salutoni, Giovanni

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  2. Ho imparato che un vero amico è in grado di ascoltarti restando in silenzio, senza giudicare... è colui che ti lascia fare anche quando sa benissimo che stai sbagliando, perchè qualunque cosa accade resterà al tuo fianco pronto a soccorerti senza dirti "te l'avevo detto!!!!"
    Saggio come sempre!!!
    Un bacio ;)
    Agnese

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  3. ...la foto si commenta da sola!!! ;)
    Agnese

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