Circola
in questi mesi sul web un video di Esperimento Comparte che ha totalizzato
milioni di visioni su You Tube in meno di un mese. L’esperimento consiste in
questo: vengono messi due bambini a sedere davanti a due piatti coperti e
quando li scoprono, si accorgono che solo in uno c’è un panino appetitoso;
mentre l’altro è vuoto. Attraverso una telecamera nascosta, osserviamo come
reagiscono i bambini. Ebbene, tutti i piccoli che sono stati sottoposti all’esperimento
hanno finito col dividersi il panino, senza perdere il sorriso. Le dolci e
semplici immagini del video ci spronano ad imparare dai bambini che
istintivamente e naturalmente condividono quello che hanno. Anche se la
condivisione è parte integrante dell’essere umano, i grandi faticano ad
indossarlo come abito mentale perché sono troppo legati al concetto di
proprietà. La mancanza di condivisione con l’altro fa sì che in un mondo che
avrebbe la capacità di nutrire il doppio della sua popolazione, ancora oggi tre
milioni e mezzo di bambini muoiono di fame ogni anno a causa della
malnutrizione acuta. Nel pieno dell’attuale crisi economica, s’è accentuato il
dibattito di filosofi e sociologi proprio sui temi della condivisione e del
solidarismo, intesi come possibili vie per risolvere molti dei problemi del
mondo moderno e liberare la buona volontà degli uomini. Sostituendosi alla
competizione, all’avidità e all’egoismo; la condivisione viene considerata le via d’accesso più
importante alla felicità dei singoli e dei gruppi, essendo in grado di favorire
un clima più sereno, grazie al quale può essere apprezzata meglio la bellezza
delle relazioni e il rispetto dell’ambiente. Quello che siamo soliti fare
spesso per gli altri è solo la carità col superfluo, perché non ci costa nulla.
Eduardo Galeano, scrittore sudamericano, una delle personalità più autorevoli e
stimate della letteratura latinoamericana, afferma che la carità è umiliante
perché viene esercitata in senso verticale,
dall’alto; mentre la solidarietà è orizzontale e comporta il rispetto
reciproco. Dovremmo guardare un altro dall’alto, solo per aiutarlo a rialzarsi.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene, diceva il Manzoni, e così
si finirebbe anche a star meglio tutti. La bontà è l’unico investimento che non
fallisce mai e dà immancabilmente i suoi buoni frutti. Dice un adagio indiano:
chi getta semi al vento, vedrà fiorire il cielo.
Buona
vita!
maestrocastello
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