giovedì 20 dicembre 2012

Lettera ad un Onorevole.


Caro Onorevole, la chiamo caro non tanto per una questione d’affetto; quanto perché lei, mi creda, mi costa molto caro. Le scrivo per farle gli auguri di Natale, proprio come si fa con gli amici e i parenti più stretti;
ma non ne approfitti. Mi deve scusare, ma quest’anno le mando solo gli auguri e non posso allegarle alcun regalo, vista l’aria che tira. Come sta vivendo questi giorni che precedono il Natale? Sicuramente sarà in giro per regali. Da parte mia, ho sperperato la tredicesima nella seconda rata dell’IMU, m’è scaduta l’assicurazione dell’auto, l’abbonamento alla RAI che fai non lo paghi? La rata di riscaldamento, il condominio del palazzo, il bollo dell’auto e non la voglio tediare più oltre. Quest’anno non ho fatto nemmeno l’albero e perciò mi avanzerebbe un puntale che saprei bene dove collocare, ma è meglio sorvolare. Fra qualche settimana siamo alla fine dell’anno, hai già fatto un tuo bilancio, Onorevole? Scusa se sono passato a darti del tu, ma lo faccio in virtù del fatto che, sotto elezioni, mi invitasti a votarti chiamandomi “caro amico”. Te ne ricordi? Fra pochi mesi si vota di nuovo: tu eri all’opposizione o appoggiavi il governo dei tecnici? Certo, non hai dovuto fare molto con l’attuale governo, praticamente una pacchia:  o votare contro o a favore, secondo le indicazioni del partito; tanto il lavoro sporco lo facevano i tecnici! Hai legiferato quasi nulla negli ultimi vent’anni. Non ti sei un po’ vergognato? Nooo! Come te la sei passata economicamente questo duemiladodici? Certo ne hai avute di spese: l’affitto per vivere a Roma, il portaborse, il ristorante, lo stadio (quello era gratis), il cinema (quello pure), gli spostamenti in aereo (tutto compreso), il dentista per te e la tua famiglia; è vero che al ristorante della Camera ti danno un pranzo da paura per appena una ventina di euro in tutto? E allora perché fate pranzi coi soldi del finanziamento ai partiti da ottomila euro a botta? Ma cosa cazzo vi mangiate, i camerieri? Stai attento che la pacchia potrebbe finire. Circolano certe voci in giro! Saprai che vorrebbero dimezzare il numero dei parlamentari di Camera e Senato, diminuirti lo stipendio, abolirti tanti privilegi, addirittura darti la pensione da parlamentare dopo due-tre mandati e fartela percepire dopo i sessant’anni d’età. Roba da matti! Vorrebbero equipararti al cittadino comune che va in pensione con 42 anni di contributi o 66 anni d’età. Certo che dev’essere dura rinunciare a tutte quelle agevolazioni! Lo so, voi siete tutti compatti a difesa della casta e queste cose le votate all’unanimità; ma il vento potrebbe cambiare. Dove te ne vai per la fine dell’anno? In quale posto caldo vai scaricare lo stress accumulato in questi mesi faticosi? Non ci pensavo che sei in piena campagna elettorale e perciò non ti puoi allontanare. Mi  dispiace! Vuol dire che il giorno di Natale ti vedremo a distribuire panettoni in qualche ospedale della tua città o pranzare assieme ai vecchietti di qualche centro per anziani; tanto tutto fa voto. Da parte mia, come sempre, io starò in famiglia a far finta di essere felice.
Ti auguro un felice Natale, Onorevole!
A te gli onori ed a me gli oneri, come sempre del resto. Se  rinasco, voglio fare l’onorevole!
Buona vita e Buon Natale!
maestrocastello

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