Siamo al primo giorno di scuola, Michele porta con sé carta e penna e tanta tanta ansia. Mentre aspetta che aprano il cancello già immagina ciò che fra poco gli diranno gli insegnanti: che sarà un anno difficile, che deve impegnarsi, che ha dei doveri. Lui sa quello che da lui vogliono i professori, ma i professori non sanno quello che Michele vorrebbe da loro. Vorrebbe evitare la noia, avere la certezza che varrà la pena ascoltarli. Vorrebbe capire se i loro saperi varranno davvero i suoi sforzi, se credono davvero alle cose che insegnano, guardandoli fissi negli occhi, e acquisire fiducia. Vorrebbe che gli spiegassero le tante cose di questo mondo che ancora non sa, suscitandogli interesse e stupore; vorrebbe capire i misteri dell’uomo che ha aguzzato l’ingegno per creare arte e bellezza o le sfide di tanti luminari per regalarci progresso. Vorrebbe essere aiutato a decidere della sua vita, a scoprire i propri talenti per poterli meglio coltivare, a fare progetti e al modo per poterli realizzare. Michele vorrebbe avere maggiore stima di sé, tenere a freno le proprie ansie, vorrebbe che gli insegnassero a ragionare, ad avere proprie idee, rispettoso, ma critico; ad essere, insomma, uno spirito libero. Vorrebbe che gli insegneranno a cullare dei sogni e che, oltre alle loro materie, gli insegnassero il modo di realizzarli. Intanto si apre il cancello e Michele si appresta ad entrare.
Buon anno scolastico a studenti e i loro professori.
maestrocastello
Buon anno scolastico a studenti e i loro professori.
maestrocastello
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