giovedì 24 gennaio 2019

IL CAFFÈ SOSPESO


È un’antica tradizione napoletana quella del “ caffè sospeso “ che non conoscevo e devo dire che quando l’appresi da un amico, qualche anno fa, non mi sorpresi più di tanto; ben spendo di quanta fantasia e generosità sono dotati i napoletani.
Il “caffè sospeso” era un caffè in attesa: era già stato pagato da un cliente generoso ed in attesa appunto di essere richiesto e consumato dallo sconosciuto di turno che in quel momento non aveva moneta.
E capitava realmente che qualcuno si affacciava in quel bar chiedendo se c’era “ un sospeso “.
L’origine di questa usanza viene fatta risalire ai tempi del dopoguerra in cui la gente se la passava male ed erano più i clienti poveri che quelli ricchi e tanti non si potevano permettere neanche un semplice caffè.
Ben sapendo il piacere che quel semplice caffè avrebbe comportato ad un napoletano; un altro napoletano, di animo gentile , prese l’abitudine di bere un caffè e pagarne due.
Davvero una bella abitudine, un’offerta all’unanimità, come scrive De Crescenzo nel suo libro, intitolato appunto :”Il caffè sospeso “.
Ora sta tornando in auge questa vecchia usanza e sta interessando varie parti sia d’Italia che del mondo e non non è vero che in giro esiste solo egoismo. 
Il caffè sospeso non è fare la carità, ma regalare a qualcuno pochi sorsi di felicità!

buona vita!
maestrocastello 

24 gennaio 2019




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