domenica 7 ottobre 2012

Chiedi chi erano i Beatles.


La vita senza musica sarebbe un vero strazio. Le canzoni accompagnano la  nostra vita e ci aiutano a vivere emozioni forti che credevamo seppellite nei recessi della memoria. La  moderna tecnologia ci permette di ascoltare musica ad ogni ora del giorno e della notte; ma non è stato sempre così. Il “nonno di oggi ch’è stato il ragazzo di ieri”, quando esisteva solo il vinile, sa bene che erano rari i fortunati a possedere un giradischi in casa e le poche canzoni, quasi tutte melodiche,  si ascoltavano solo alla radio e si aspettava San Remo come si aspetta il Natale. Poi arrivarono i Beatles con la novità della loro musica più dirompente di manifesti culturali o proclami politici che avrebbero lasciato una traccia in ciascuno di noi, un fenomeno breve, durato appena otto anni, destinato a non avere fine. “Se vuoi toccare sulla fronte il tempo che passa volando, chiedi chi erano i Beatles”, recita una nota canzone degli Stadio e ancora: “ chiedilo a una ragazza di quindici anni di età, lei ti risponderà: ma chi erano mai questi Beatles?”. Le nuove generazioni, senza troppa retorica,  devono sapere che con l’arrivo dei Beatles la musica leggera popolare era entrata in una nuova epoca e nulla negli anni successivi avrebbe assunto contorni così rivoluzionari. I Beatles hanno segnato un’epoca non solo nella musica; ma  anche nel costume, nella moda e nell’arte; divenendo un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali. Nonostante si siano sciolti nel 1970 il loro influsso si coglie ancora oggi su quasi tutto il pop che circola in radio o sul web. Essi non hanno cambiato un mondo, ma è più giusto dire che ne hanno creato uno nuovo e lo spirito di quel mondo non s’è ancora concluso. Noi ascoltavamo i Beatles e i nostri figli continuano ad ascoltare i Beatles,  restandone ancora affascinati e considerandoli attuali, cosa che non accadeva con fenomeni musicali precedenti. Giovanni Guareschi, l’autore di Peppone e Don Camillo, annovera i Beatles, assieme ai movimenti studenteschi e alla minigonna, fra i principali fenomeni che hanno caratterizzato il Novecento. Il 5 ottobre del ’62, quando uscì il loro primo pezzo “Love me do” ero in collegio e non ebbi modo di conoscere subito i Beatles, ma li avrei scoperti più tardi: Hey Jude, Let it Be, Yesterday, Michelle, And I Love Er, quante volte li ho aspettati, girati nei dischi ed anche gridati. Grazie   per avermi fatto cantare, ballare, protestare, grazie per avermi fatto sognare, grazie per avermi dato la gioia di vivere nell’età più bella. Ecco chi erano i Beatles!
Buona vita!
maestrocastello

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