martedì 14 settembre 2010

Miss Italia è una manifestazione per milioni di guardoni in pantofole?


Finita la fugace parentesi estiva la gente è tornata al lavoro, alle abitudini giornaliere, agli svaghi nazional-popolari che sono puntualmente gestiti dalla televisione che è invasiva al pari del peggior carcinoma . Già dai primi di settembre sono ripartiti i consueti palinsesti televisivi e, com’ era prevedibile, non è cambiato nulla: Mediaset che copia i programmi Rai e la Rai che fa altrettanto con la concorrenza, per strappare all'avversario qualche punto in più di share. Partite di calcio ad ogni giorno della settimana, bambini che cantano come i grandi, intrattenimento pomeridiano fatto di puro pettegolezzo, serate dove si cerca chi magari non vorrebbe essere cercato, serate dove si piange, altre dove si fa mercatino invece di parlare seriamente di politica. Ieri sera è approdato alla finale il concorso di Miss Italia, un programma di Rai 1 che da tempo non suscita più interesse nella gente ed allora ecco spuntare le solite polemiche studiate a tavolino per cercare di elevarne il gradimento, Qualcuno ha giocato sulle fattezze mascoline di Miss Lazio per inventare la notizia che la ragazza fosse un trans. Questo programma che non tira più da anni e ripropone puntualmente la polemica della donna oggetto. Mi chiedo se Miss Italia è una manifestazione per milioni di guardoni che se ne stanno comodamente in pantofole oppure è una vera opportunità per ragazze vogliose di sfondare nel campo del cinema, della moda e della televisione. Migliaia ne illude e solo qualcuna arriva veramente. Prendete la Miss del 2009, la sellerona calabrese, l’avete vista lavorare in televisione? A parte le solite ospitate e gli atti di presenza in questa o quella trasmissione, non ha poi fatto nulla. Miss Italia è un po’ come San Remo, delle canzoni non importa nulla; importa solo muovere il circuito. Pensate a quanto denaro ed immagine ha prodotto per gli organizzatori, per la rete Rai e per tutte le aziende coinvolte nella faraonica manifestazione che dura in effetti tutto un anno. Ecco spiegato il motivo di una manifestazione autocelebrativa fino alla noia che narcotizza brave ragazze di famiglia che faranno poi fatica a tornare nella sana vita di provincia. La gioia di una sola che arriva nasconde la delusione di altre migliaia di giovani bellezze. Spero che voi ragazze eliminate, voi che avete ricevuto zero da Mariotto; prendiate la cosa come un gioco. La bellezza del corpo è una dono di cui non c’è nulla da andare orgogliosi, ma solo da ringraziare la generosità della natura; mentre per la bellezza interiore potete allenarvi giornalmente per poter calcare la dura passerella della vita.
Buona vita!
maestrocastello.

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