giovedì 20 ottobre 2011

Quando la violenza di pochi oscura le ragioni di molti.



Se sabato scorso una nutrita schiera di giovani si proclamava indignata, dopo quella giornata di fuoco, non sa se essere maggiormente indignata contro una politica irresponsabile, per cui stava manifestando in modo pacifico, o piuttosto avercela contro la violenza di quelle centinaia di sbandati che è riuscita ad oscurare le ragioni di molte migliaia di ragazzi in cerca di un futuro. Già, la differenza sta proprio negli slogan. “Non ruberete il nostro futuro!” dicevano i pacifici; “Non ci interessa il futuro, ci prendiamo il presente!” rispondevano gli incappucciati. E’ così che un’intera generazione trascurata dalla politica, oltre al danno, ha ricevuto anche la beffa. Tutti a parlare delle bravate d’er Pelliccia” o della necessità di introdurre la legge marziale ai violenti ; ma delle ragioni di tanti giovani che, con la sola forza delle loro idee, tentano di ribellarsi ai padroni dell’universo; invece, sembra non interessare a nessuno. Chi ricorda che sabato si manifestava perché troppi ragazzi sono ancora senza lavoro e senza un progetto per il domani? Chi ricorda che la politica, dopo aver gravato i giovani di un debito pubblico pesantissimo, frutto di scelte sciagurate; s’è dimenticato totalmente di loro? Chi dice che in Italia s’investe pochissimo nell’istruzione e ancor meno  nella ricerca?: Pensate che paghiamo ogni anno più per interessi passivi per il debito pubblico (75 miliardi di euro)  che per l’istruzione (appena 60 miliardi). Qualche maligno dirà che non vogliamo istruire i giovani, perché non sappiamo poi cosa fargli fare. La crisi che stiamo attraversando è non solo economica, ma antropologica e culturale. L’abbandono porta disagio e frustrazione  che possono sfociare facilmente verso la violenza. Sarebbe ora che spostassimo la nostra attenzione da quei quattro imbecilli che sfasciano vetrine, incendiano auto o profanano madonne e crocifissi verso le tante migliaia di giovani pacifici che sono la vera ricchezza di un Paese in declino come il nostro.                                                                                                                  Buona vita!                                                                                                                  
maestrocastello

2 commenti:

  1. Bene.. BRAVO!! Maestro Castello.
    Il tuo articolo “QUANDO LA VIOLENZA DI POCHI OSCURA LE RAGIONI DI MOLTI” , l’ho trovato incisivo e veritiero. Mi ha dato soddisfazione nella realtà dell’esposizione. Un articolo da sbattere in faccia a chi ha disonorato anche quell’immagine Sacra.

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  2. un giovane senza lavoro22 ottobre 2011 alle ore 15:03

    Sabato 15 ottobre ha vinto ancora una volta la non politica, o meglio, la politica dei grandi affaristi. La rabbia degli incappucciati ha finito per favorire la casta dei politicanti di mestiere, quelli che stanno col culo perennemente attaccato alle poltrone, quelli contro cui si stava manifestando e che, oltre a non far nulla per modificare questa situazione ; si permettono pure di fare i moralisti, studiando provvedimenti severi per quei quattro imbecilli senza cervello che se la prendono con una madonnina. Ma si rendono conto questi svitati che hanno danneggiato altri giovani come loro che invece di sfasciare, avrebbero voglia di costruire qualcosa, per esempio un loro futuro stabile e non “a progetto”? Bello l’articolo del Maestro Castello.

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