mercoledì 12 ottobre 2011

Questo è un paese per vecchi.


Cos’è la pensione, se non quella rendita vitalizia che viene corrisposta al lavoratore nel momento in cui cessa l’attività, al raggiungimento dell’età pensionabile fissata per legge e in rapporto all’ anzianità contributiva maturata durante la sua vita lavorativa. In Italia vi sono attualmente 17 milioni di pensionati e molti ricevono una pensione non sempre commisurata a quello che hanno realmente versato . Pensate a chi è a casa dall’età di 50-55 anni, alle pensioni baby che dopo appena vent’anni di contributi (15 per le donne) hanno fatto di freschi quarantenni schiere di pensionati di lungo corso. Pensate ad esempio agli scivoli di 7 anni concessi agli ex ferrovieri, agli abbuoni di un anno ogni cinque di anzianità per militari e forze dell’ordine; oppure alla situazione scandalosa dei parlamentari che dopo appena due anni e mezzo di legislatura hanno diritto a pensione. Ma chi paga tutte queste pensioni? Noi abbiamo ancora un concetto troppo astratto dello Stato e non realizziamo a fondo che sono in realtà i contributi di chi lavora a pagare milioni di pensioni d’oro a capoccioni ed  ex politici ed alla loro  combriccola di imboscati in ministeri, enti inutili e  sindacati. In questi ultimi tempi si parla con sempre maggiore insistenza di alzare ulteriormente l’età pensionabile. Quasi sicuramente si deciderà che i giovani andranno in pensione a 70 anni, in pratica mai! L’Italia è come una medaglia a due facce: da un lato gli anziani che hanno avuto la sicurezza di un lavoro, la possibilità di emergere in una professione, che una pensione l’hanno ottenuta e al termine dell’attività lavorativa hanno ricevuto anche un tfr per comprarsi la seconda casa; ma dall’altro lato ci sono i giovani che hanno studiato per rincorrere un lavoro precario e non si azzardano a sposarsi, che non si possono permettere un mutuo per un salone, camera e cucina tutta loro, che a quarant’anni lavorano ancora “a progetto” e di questo passo una pensione non la vedranno mai. E' o non è un Paese per vecchi il nostro? Mi chiedo perché un ragazzo  che non ha garanzie per se stesso dovrebbe col suo lavoro mantenere uno stato sociale che permette pensioni milionarie come quelle di Felice Crosta, ex presidente dell’Agenzia dei Rifiuti della Sicilia, in pensione con 1369 euro al giorno! E' una cosa indecente! Una riforma seria delle pensioni va fatta col sacrificio di tutti, uomini politici compresi; evitando lo spreco di soldi pubblici; altrimenti sarà tutto inutile. Forse andrebbe previsto un tetto massimo pensionistico, il veto del cumulo di più pensioni, andrebbe certamente evitata l’elargizione di pensioni baby ad uomini politici e che ogni pensione sia commisurata a quello che ciascuno ha realmente versato. Ritengo immorale che milioni di euro finiscano nelle tasche di una sola persona e vengano sottratti a giovani che pagano la pensione ad altri, pur sapendo che la loro non la vedranno mai.
Buona vita!
maestrocastello

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