domenica 9 settembre 2012

Respiriamo da schifo.


Ho trascorso un’estate  a cercare rifugio in letture che avevo tralasciato, a pascolare idee che avevo seminato in precedenza ed ho fatto il tentativo, non sempre riuscito, di pensare in libertà, come viene viene;  trasformandomi spesso nel  cappello di un imbianchino divenuto barchetta di carta  che naviga nel mare delle idee.  La gente incuriosita mi vedeva passeggiare  lungo la spiaggia tutto assorto in letture per scovare idee  e tutti mi guardavano come un marziano. Pensavo: sono strano io o i matti sono loro? La verità è che ormai non legge più nessuno,  oltre al Corriere dello Sport , qualche rivista di gossip e le parole crociate; non s’è vista traccia di un libro: è segno che stanno ritornando i barbari, mi son detto! Il numero degli scrittori in Italia sta ormai superando quello dei lettori. Se fate un giro sulla metropolitana di una grande città, vi accorgerete  del mutamento profondo che c'è stato nel comportamento delle persone. Sono pochissimi quelli che hanno un quotidiano fra le mani: su un gruppo ideale di dieci, leggono  solo in tre, ma preferiscono portarsi da casa un romanzo, un manuale per dimagrire o come uscire dai debiti. Tre dei pendolari non fanno nulla, si guardano in giro  e si addormentano; mentre gli altri quattro stanno ascoltando musica in cuffia, inviando messaggini o guardando la posta sull'iPhone. E' stata la tecnologia a prendersi il tempo che veniva dedicato alla lettura, a invadere le vite con una quantità di notizie in tempo reale. Non si può dire  che le persone non siano informate, sono aggiornate in maniera perfino spasmodica. Tutti a sentire nell’aria i segni di un' Apocalisse imminente, ma ognuno individua per essa ragioni diverse: chi nella situazione economica mondiale gestita da avvoltoi, chi in quella climatica provocata da una cattiva gestione del pianeta e chi a causa della perdita dei valori di un tempo finiti in fondo ad un cestino dei rifiuti. Personalmente non credo che la colpa di aver trascinato il mondo nel baratro sia da addossare esclusivamente ai modelli  creati dai matematici per costruire strumenti finanziari sempre più complessi, la responsabilità è di chi li ha usati in modo avido ed irrazionale. Ho la convinzione che ci sia sempre la possibilità di riprendersi , si troverà sicuramente un nuovo equilibrio, una nuova stabilità; ma non più ai livelli di prima: bisogna accettare di vivere ad un livello più basso. Con gli occhi fissi nell’orizzonte della televisione vedo approssimarsi l’arrivo di una nuova orda di barbari che tenterà di annebbiarci la mente, non appena  avremo ripreso in mano il telecomando, gente senza cultura e senza storia vorrà convincerci che la soluzione di tutto sta in una cartella del “gratta e vinci”; ma non scherziamo! La soluzione sta nel coltivare idee e tenere sempre aperto l’uscio alla speranza. Già respiriamo da schifo, se poi ci neghiamo anche quel briciolo di speranza…..
Buona vita!
maestrocastello

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