Ho
trascorso un’estate a cercare rifugio in
letture che avevo tralasciato, a pascolare idee che avevo seminato in
precedenza ed ho fatto il tentativo, non sempre riuscito, di pensare in
libertà, come viene viene;
trasformandomi spesso nel
cappello di un imbianchino divenuto barchetta di carta che naviga nel mare delle idee. La gente incuriosita mi vedeva passeggiare lungo la spiaggia tutto assorto in letture
per scovare idee e tutti mi guardavano
come un marziano. Pensavo: sono strano io o i matti sono loro? La verità è che
ormai non legge più nessuno, oltre al
Corriere dello Sport , qualche rivista di gossip e le parole crociate; non s’è
vista traccia di un libro: è segno che stanno ritornando i barbari, mi son
detto! Il numero degli scrittori in Italia sta ormai superando quello dei
lettori. Se fate un giro sulla metropolitana di una grande città, vi
accorgerete del mutamento profondo che
c'è stato nel comportamento delle persone. Sono pochissimi quelli che hanno un
quotidiano fra le mani: su un gruppo ideale di dieci, leggono solo in tre, ma preferiscono portarsi da casa
un romanzo, un manuale per dimagrire o come uscire dai debiti. Tre dei
pendolari non fanno nulla, si guardano in giro
e si addormentano; mentre gli altri quattro stanno ascoltando musica in
cuffia, inviando messaggini o guardando la posta sull'iPhone. E' stata la
tecnologia a prendersi il tempo che veniva dedicato alla lettura, a invadere le
vite con una quantità di notizie in tempo reale. Non si può dire che le persone non siano informate, sono
aggiornate in maniera perfino spasmodica. Tutti a sentire nell’aria i segni di
un' Apocalisse imminente, ma ognuno individua per essa ragioni diverse: chi nella
situazione economica mondiale gestita da avvoltoi, chi in quella climatica
provocata da una cattiva gestione del pianeta e chi a causa della perdita dei
valori di un tempo finiti in fondo ad un cestino dei rifiuti. Personalmente non
credo che la colpa di aver trascinato il mondo nel baratro sia da addossare esclusivamente
ai modelli creati dai matematici per
costruire strumenti finanziari sempre più complessi, la responsabilità è di chi
li ha usati in modo avido ed irrazionale. Ho la convinzione che ci sia sempre
la possibilità di riprendersi , si troverà sicuramente un nuovo equilibrio, una
nuova stabilità; ma non più ai livelli di prima: bisogna accettare di vivere ad
un livello più basso. Con gli occhi fissi nell’orizzonte della televisione vedo
approssimarsi l’arrivo di una nuova orda di barbari che tenterà di annebbiarci
la mente, non appena avremo ripreso in
mano il telecomando, gente senza cultura e senza storia vorrà convincerci che
la soluzione di tutto sta in una cartella del “gratta e vinci”; ma non
scherziamo! La soluzione sta nel coltivare idee e tenere sempre aperto l’uscio
alla speranza. Già respiriamo da schifo, se poi ci neghiamo anche quel briciolo
di speranza…..
Buona vita!
maestrocastello
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