Tutti ad attendere che ci sia la ripresa, che cali
lo spread e si esca finalmente dalla crisi; ma ci dimentichiamo che l’economia
italiana non potrà mai crescere finché ci sarà spazio per ladri e furbetti, sia
nella politica che nelle imprese. Finché non ci sarà una rivoluzione morale,
difficilmente ne usciremo. Già, la questione morale che in politica è
praticamente ciclica; tant’è che i cittadini sembrano assuefatti all’idea che
gli scandali siano come fisiologici nell’amministrazione della cosa pubblica.
Ieri “Tangentopoli”, oggi non si contano i casi di corruzione politica che
vengono a galla a getto continuo. Cambiano i contesti, i protagonisti, le
modalità e le finalità; ma il tasso d’inquinamento della nostra vita pubblica resta
molto elevato. La corruzione costa sangue alla collettività, perché vanifica i
sacrifici che vengono richiesti ai cittadini, fa perdere fiducia nelle
istituzioni ed allontana il nostro Paese dal momento sperato di aver superato questa
crisi. Sentiamo dire sempre che è una questione morale; ma, credetemi, è
proprio così! Era il 1981 ed Enrico Berlinguer si esprimeva così: “La questione
morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima
ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle
istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime
democratico”. Sono trascorsi oltre
trent’anni ma la questione morale resta, anzi s’è incancrinita ancora di più
specie nel settore privato. Qui non si tratta più solo di amministratori che
prendono mazzette per finanziare illecitamente i loro partiti, non ci si limita
neanche ai politici che favoriscono gli amici in cambio di
vacanze, danaro e perfino case. Le metastasi hanno raggiunto ogni settore della
società civile, dai banchieri agli imprenditori, dai farmacisti ai calciatori.
L’amoralità diffusa nel nostro Paese è la causa del mancato sviluppo economico
nell’ultimo decennio ed è anche il motivo che ci trova impreparati ad affrontare
l’attuale crisi che sta attanagliando l’Europa. La questione morale non
riguarda solo la politica ma l’intera società.
Una comunità sorge e prospera sui principi di un’etica comune in un
perfetto equilibrio di diritti e doveri che
deve divenire per il singolo uno stile di vita. La questione morale
avvolge l’intero nostro Paese, lo impoverisce anche culturalmente, ne arresta
lo sviluppo, contagia gli onesti, mortifica i giovani negandogli ogni chance
verso il futuro. Non cadiamo nella tendenza di tanti italiani a prendere il
mondo così com’è, senza nessun riguardo alla virtù. Coscienza civile, senso del
dovere, rispetto delle regole e delle istituzioni, valore del merito ed
un’etica comune sono i pilastri di una solida democrazia e l’unico farmaco per sanare la questione morale.
Buona vita!
maestrocastello
Buona vita!
maestrocastello
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