Buon anno nuovo ai miei lettori. Questa
prima mattina dell'anno appare tranquilla e dalla finestra in cui
scrivo vedo un bel sole che illumina Roma e questo è un bel
cominciare il duemilaquattordici. Naturalmente ho già fatto il giro
del web ed ho letto il bollettino della guerra che s'è puntualmente
scatenata dopo la mezzanotte: spari, botti, dita saltate in aria,
mani frantumate e a qualcuno hanno addirittura amputato un braccio.
Parlo dei botti che ogni anno riescono a trasformare quella che
doveva rimanere una notte di festa in una corsa frenetica al pronto
soccorso. Che dire, ci lamentiamo delle cose che non vanno e non
siamo pronti a cambiare le nostre cattive abitudini, dando anche un
pessimo esempio ai bambini che si divertono un mondo a vedere il papà
che, con molta incoscienza, s'improvvisa fochista per una notte.
Qualche amico aveva scritto su facebook: “basta parlare di botti e
di animali che muoiono di spavento!” e così assistiamo ad un
copione che si ripete ogni anno. Ieri sera c'è stato il discorso del
capo dello Stato e quello di Grillo, mentre io mi deliziavo con delle
tartine preparate da mia cognata. La gente è sempre più distante da
questa politica delle molte parole e pochi fatti. E' stato sì un
anno animato da stragi sulle strade, di perpetrata violenza sulle
donne, paesi in rivolta per la propria libertà, alluvioni
all'italiana, regioni scosse da terremoti sfuggiti ad ogni
sismografo; ma il nostro che è uno spazio del “pensiero
positivo”, del bicchiere “mezzo pieno”; deve andare alla
ricerca di qualche fatto positivo che aiuti a vivere nella speranza
che le cose possano ancora cambiare. La nascita della mia nipotina
Beatrice m'ha riempito il cuore di gioia e di convinzione che la vita è anche bella, i genitori di
Stella, la bambina tragicamente uccisa sulla strada la scorsa
settimana, che vedranno la figliola continuare a vivere attraverso altri cinque bambini a cui hanno donato gli organi di Stella,
l'affetto che da ogni parte del globo è andato a Nelson Mandela,
l'umiltà di Papa Francesco che ha riempito di significato un Natale
che era entrato a far parte del mondo delle fiabe; tutti questi
avvenimenti mi rafforzano la convinzione che la vita merita ancora di essere
vissuta e che i nostri sogni non resteranno solo sul cuscino. Faccio
gli auguri a voi e a me stesso che da oggi stesso inizieremo a
condividerci non solo su facebook, ma anche nella vita reale.
Buon Anno e buona vita!
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