Chi non conosce il detto
“Mazze e panelle, fanno i figli belli;
panelle senza mazze, fanno i figli pazzi”? Detto molto praticato in passato.
Molti di noi sono stati allevati più a mazze che a panelle, perché un tempo era
pratica ricorrente sia in casa che a scuola. Mi sono sempre interrogato
sull'attendibilità di tale proverbio con cui molti genitori tendono a
giustificare atti di violenza nei confronti dei propri figli, senza
preoccuparsi di instaurare un sano dialogo con i bambini. Una sculacciata i
figli la meriterebbero ogni tanto e proprio qui nasce il problema se e fino a
che punto sia lecito picchiare i figli. La mia convinzione di genitore e uomo
di scuola è che non sia lecito e neanche opportuno alzare le mani sui figli, le
botte non servono in educazione o meglio servono proprio a poco! Nella cultura
popolare si dice che le sberle arrivano quando le parole finiscono. Le
percosse, comunque, non sono il migliore mezzo di convincimento e persuasione;
le maniere forti, nel migliore dei casi, creano nei figli indisposizione,
ribellione e violenza, anche se repressa. Allora il proverbio? Credo non ci sia
contraddizione tra l'inopportunità delle botte ed il messaggio del proverbio. I
termini vanno presi in senso metaforico, dove panelle sono le cure di cui hanno
bisogno i figli nella loro crescita, che non è determinata dalla consumazione
di solo pane, ma da tanti altri fattori, quali amore, cura, stima, sostegno,
vitto, alloggio e ... paghetta. Le mazze sono tutti gli interventi messi in
essere dai genitori per inculcare valori e buoni comportamenti. Il modo
migliore resta l'esempio della propria vita, opportuni rimproveri ed eventuali
punizioni a fin di bene, ma che non siano corporali. I genitori devono essere
autorevoli e mai autoritari, devono coltivare il dialogo e la stima reciproca,
devono studiare modi diversi senza rompere l’equilibrio affettivo e senza
minacciare l’autostima come genitori.In educazione le percosse non servono a
nulla. Dice Emil Cioran che “Fra uno schiaffo e un’indelicatezza si sopporta
meglio uno schiaffo.
Buona vita!
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