mercoledì 19 febbraio 2014

.......noi che ci entusiasmavamo per un saltino.

Tutti i santi giorni in televisione ci ricordano di pagare il canone, sembra il tetro “Ricordati che devi morire” di antica memoria. In Italia, si sa che non tutti pagano le tasse e ne conosco a decine che non pagano il canone e mi prendono anche per il culo, perché io lo faccio. Ieri sera San Remo, già, io non l’avrei fatto; se non altro per lanciare un segnale al Paese. Dicono che i due operai sulle transenne sia stata solo una sceneggiata, tutto architettato per alzare la visibilità, sarà!, ma la realtà è proprio questa: c’è gente che perde il posto di lavoro, che non percepisce lo stipendio da mesi e sapere dei compensi milionari a certi personaggi fa male e ti fa pentire di aver fatto la fila alla posta a pagare il canone della televisione. Si festeggia la RAI e lo fanno quelli che succhiano continuamente alle sue mammelle (come dice Granellini), in cerca di visibilità, per farsi propaganda politica o per piazzarci l’amico e il parente a leggere il telegiornale. Fateci caso, quando ci sono problemi, quelli che tirano i fili sono bravi a distogliere l’attenzione della gente verso il pallone e le canzonette e fanno sempre centro! Pure io l’ho visto  San Remo, sarei bugiardo a dire il contrario; ma per me il vero festival è rimasto quello di quando ero bambino al paese, che si andava a casa del vicino, armati di sedia, ad entusiasmarci per il saltino di  Joe Sentieri. Eravamo stupidi? No, semplicemente più semplici e più veri e per me questa è bellezza.
Buona vita!

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