giovedì 20 marzo 2014

Il cavaliere è sceso da cavallo.

Questa foto è presa dal quotidiano "L'Unità"

Il post di quest'oggi Gramellini lo dedica all'autosospensione di Berlusconi da cavaliere e lui si pone il problema di come chiamarlo adesso che il Berlusca è sceso da cavallo.  Io, che pure ho sempre avuto tanto da ridire sul comportamento del magnate d'Arcore, trovo alquanto patetiche queste vendette verbali. È quanto meno meschino deridere uno che i suoi avversari non sono riusciti a superare sul ring con le armi della box ed ora che lui  è out per squalifica; tutti a prendersi squallide rivincite. Diciamoci la verità, quando il Cavaliere era saldamente a cavallo, gli altri erano sull'asino. Quel cavallo trainava un carro stracolmo di gente: centristi, leghisti, ex fascisti che allora gli giustificavano tutte le sue malefatte; tutti spariti! Ora il carro s’è svuotato e il cavaliere ha mandato anche il cavallo in pensione. Dove sono finiti gli occupanti di quel carro? Tutti intenti a formare nuovi partiti che il momento del voto è vicino, tutti  pronti a scaldare nuove poltrone, che sia sul vecchio o su un nuovo carro; l’importante è salirci. E l’ex cavaliere? Non demorde.  Ora che sembrano inadeguati tutti gli altri titoli, torneremo a chiamarlo “dottore”. Mio padre diceva sempre: “La politica è sporca.” E io, allora, non capivo.
Buona vita!
maestrocastello

Nessun commento:

Posta un commento