domenica 20 dicembre 2015

Letterina a Gesù Bambino

Crisi o non crisi, siamo piombati nell'atmosfera del Natale. Ai bambini abbiamo insegnato a scrivere a Babbo Natale per ordinargli il regalo più gradito, raccomandando loro di non esagerare; in quanto chi paga il conto a Babbo Natale, poi siamo noi. Scrivere a Babbo Natale va bene per ossigenare la fantasia dei piccoli, ma dov'è finita l'atmosfera vera del Natale, quella  che vivevamo un tempo in seno alle nostre famiglie? C'è ancora qualcuno che scrive lettere a Gesù Bambino per chiedere cose che non siano giocattoli? Qualcuno insegna loro a farlo, specialmente nelle scuole, il luogo oggi frequentato anche da bambini di altri paesi ed altre religioni. La scuola ha l'importante compito di gettare le basi per una vera integrazione e una pacifica convivenza delle diverse etnie. A volte proprio questi bambini possono insegnare ai nostri i veri parametri di una serena convivenza, lasciando da parte i pregiudizi.   Sentite cosa scrive a Gesù questa ragazzina di seconda media, venuta dal Marocco:
"Ti sembrerà strano… Proprio io!
Caro dolce Gesù, ti sembrerà strano che ti scriva proprio io! Sono infatti una ragazzina che proviene dal Marocco e, pur non credendo nella tua religione, dallo scorso anno scolastico, 2ª media, ho deciso di partecipare all’ora di religione a scuola. Ho capito, diventando più grande, che ci sono persone che credono in Te e altre che non lo fanno, credono in qualcosa di diverso. Ma qualsiasi cosa loro dicano o facciano, io che mi rivolgo a Te da quaggiù, voglio chiederti di portare tutti alla ragione, quella del cuore. Non è più possibile vivere in un mondo sostenuto dall’odio! Da qualunque religione noi proveniamo, cristiani, ebrei, musulmani, induisti o buddisti o altro, dobbiamo comprendere che siamo tutti fratelli, sotto un unico cielo, e protetti da un unico Dio. Ora noi viviamo in un periodo in cui la gente non pensa più alla propria coscienza ma solo alle cose materiali, ma questo non basta, è sbagliato, perché, il giorno in cui non avremo più vita nel nostro corpo, tu non ci giudicherai né per l’aspetto né per la ricchezza che avremo accumulato. Guarderai solo il nostro cuore.
Aiutaci allora a rientrare in noi, a riscoprire il nostro cuore, Tu che con pazienza sempre attendi che noi ci accorgiamo di Te, tu che con amore infinito continui a venire in mezzo a noi.
Con affetto, Hind di IIIE - Scuola Cappon - Cavarzere"

Buona vita e Buon Natale!



Nessun commento:

Posta un commento