Oggi un uomo regalerà alla sua donna una rosa come segno
d’amore. Lo stesso uomo, e capita spesso, fra qualche tempo, dimentico di quel
gesto, le userà violenza fisica o verbale. Dove succede tutto questo? Ovunque
nel mondo e per opera proprio di fidanzati, mariti, padri o fratelli: una vera
mattanza domestica che su una popolazione mondiale di sette miliardi di
persone, riguarda il destino di un miliardo di donne. E’ per questo che Eve
Ensler invita un miliardo di altre donne a creare
attraverso il ballo una forma di protesta celebrativa e non violenta,
con la volontà di trasformare il 14 febbraio in una giornata di riscatto
universale contro le ingiustizie subite dalle donne in ogni parte del mondo.
Questo pomeriggio milioni di donne balleranno contemporaneamente in
tutte le piazze delle maggiori città al ritmo di una canzone intitolata “Break
the chain” (rompi la catena). A Roma le donne balleranno sotto l’Arco di
Costantino al Colosseo, ma la cosa si ripeterà in tantissime metropoli italiane
come Napoli, Torino, Rimini, Arezzo, Bari,.Questa sera vedrete 200 donne ballare perfino sul palco del festival di San Remo in forma di protesta contro il femminicidio.
Può un ballo cambiare il mondo? Certamente no, ma può liberarci dal silenzio e dall’immobilità; può sensibilizzare la gente nei confronti della violenza sulle donne che è una vera barbarie alle soglie del tremila. Le donne che non partecipano direttamente al ballo sono invitate a recarsi fisicamente o idealmente, consapevoli che la violenza fatta a qualunque donna, è come fosse fatta a se stessa. L’atto violento non è mai dimostrazione di forza per un uomo, al contrario, è da sempre una vendetta dell’impotenza contro la libertà, l’autonomia, il desiderio della donna.
Può un ballo cambiare il mondo? Certamente no, ma può liberarci dal silenzio e dall’immobilità; può sensibilizzare la gente nei confronti della violenza sulle donne che è una vera barbarie alle soglie del tremila. Le donne che non partecipano direttamente al ballo sono invitate a recarsi fisicamente o idealmente, consapevoli che la violenza fatta a qualunque donna, è come fosse fatta a se stessa. L’atto violento non è mai dimostrazione di forza per un uomo, al contrario, è da sempre una vendetta dell’impotenza contro la libertà, l’autonomia, il desiderio della donna.
Buona vita a tutte le donne!
maestrocastello
Le piazze della Puglia: Bari: Piazza del ferrarese, ore 17 - Brindisi: Centre Le Colonne, dalle 17 alle 20 - Foggia: Isola pedonale, ore 19,00 - Lecce: piaza Sant'Oronzo, ore 18,00 - Taranto: Piazza della Vittoria, ore 17,00 - Manfredonia: Piazza del Popolo, ore 19,45)
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