(Dalle novelle di
Lev Tolstoj)
C’era una volta un
re malato di malinconia: diceva d’avere già i piedi nella fossa, chiedeva aiuto
e prometteva metà del suo regno a chi gli avesse portato la felicità. Tutti i
cortigiani erano in riunione notte e giorno, ma il rimedio non riuscivano a
trovarlo. Fu chiamato anche il vecchio della montagna, il quale dichiarò:
“Trovate un uomo felice, toglietegli la camicia di dosso e infilatela al re;
vedrete che il re troverà subito la felicità”. Partirono immediatamente
cercatori per ogni parte del regno. Furono suonate le trombe, inviati editti
nei paesi e nei villaggi del regno; ma di uomini felici neanche l’ombra. Chi
era povero in canna e soffriva di astinenza da cibo, chi era ricco, ma soffriva
di mal di denti o mal di pancia, chi aveva la moglie bisbetica e la suocera in
convulsione, chi la stalla appestata, chi il pollaio in rovina. I cercatori
tornarono a Corte avviliti e delusi. Ma una sera il figlio del re, mentre si
trovava a passare davanti ad una capanna fatta di foglie e di fango, udì una
voce sommessa:”Ti ringrazio, buon Dio, ho lavorato e sudato, ho mangiato di
buon appetito ed ora riposo tranquillo su questo letto di foglie. Grazie, sono
proprio felice!”. Felice? Dunque esiste
un uomo felice! Il giovane corse al palazzo e ordinò alle guardie di
andare a prendere subito la camicia all’uomo della capanna. “Dategli quanto
denaro vuole… Lo farò conte, barone…principe; ma ceda la sua camicia!”. Le
guardie corsero alla capanna di quell’uomo, offrirono una fortuna al povero
boscaiolo; macchè! Quell’uomo felice, era così povero, ma così povero che aveva
neanche la camicia. (L. Tolstoj)
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Per la
riflessione....
Una bella lezione di vita per chi crede che essere ricchi, significa anche essere felici. La felicità è un abito mentale e non si compra al supermercato.La felicità è il frutto del piacere e del significato che diamo alle nostre azioni. Si può essere felice non avendo nemmeno una camicia addosso ed infelici come il re di questa novella. Dovremmo focalizzarci su quanto abbiamo anziché su quello che non abbiamo e di quel che possediamo, anche se è poco, dovremmo far compartecipi gli altri. Quanto più siamo disposti a dare agli altri, tanto più riceviamo in termini di felicità. Infine, amare la vita e sorridere che non costa niente, perché manifestare frequentemente sorrisi migliora la qualità della vita e contribuisce a prolungarla. La felicità non la si raggiunge, la si vive. Non la si trova in assenza di problemi; la si può vivere nonostante i problemi. La felicità non è una meta di arrivo, ma un modo di viaggiare.
Una bella lezione di vita per chi crede che essere ricchi, significa anche essere felici. La felicità è un abito mentale e non si compra al supermercato.La felicità è il frutto del piacere e del significato che diamo alle nostre azioni. Si può essere felice non avendo nemmeno una camicia addosso ed infelici come il re di questa novella. Dovremmo focalizzarci su quanto abbiamo anziché su quello che non abbiamo e di quel che possediamo, anche se è poco, dovremmo far compartecipi gli altri. Quanto più siamo disposti a dare agli altri, tanto più riceviamo in termini di felicità. Infine, amare la vita e sorridere che non costa niente, perché manifestare frequentemente sorrisi migliora la qualità della vita e contribuisce a prolungarla. La felicità non la si raggiunge, la si vive. Non la si trova in assenza di problemi; la si può vivere nonostante i problemi. La felicità non è una meta di arrivo, ma un modo di viaggiare.
Buona vita!
maestrocastello
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