giovedì 26 maggio 2011

L’Ostiense, una via che trasuda di storia.


Porta San paolo e la Piramide Cestia.

La prima giornata del seminario sulla via Ostiense ha visto la presenza nutrita di professori, studenti, addetti ai lavori e ad anche profani come me che avevano semplicemente la voglia di saperne di più di una strada che percorrono settimanalmente in modo distratto. E’ stato bello vedere tanta gioventù interessata alle cose del passato,  un modo per coniugare futuro e passato, senza tralasciare una riflessione sulle difficoltà gestionali  del presente. Tutti alquanto interessanti gli interventi delle giovani relatrici, ma ho gradito di più chi  staccava gli occhi dal foglio dattiloscritto per chiosare il discorso storico-tecnico con contributi personali.  Interessanti le notizie sulla funzione difensiva delle mura che portavano  dalla basilica a Porta San Paolo e che  Roma  era praticamente inattaccabile. Mai nessuno è riuscito a varcare le sue mura,  se non previa  complicità di qualche nobile traditore.  Ho gradito l’intervento dell'antropologa francese, prof.ssa Martine Boiteux dell'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi  che ha parlato della peste  scoppiata a Roma nel 1656; lei ha simpaticamente illustrato la situazione di emergenza del tempo. All’Isola Tiberina avevano allestito una specie di lazzaretto ed i morti venivano trasportati alla basilica di San Paolo Fuori le Mura per via fluviale, per essere poi sepolti. Tra Ghetto, Trastevere e quartieri limitrofi, morirono quindicimila romani. Strano destino quello della basilica di San Paolo, un tempo ospitò i morti di peste ed oggi gli zingari sfollati dal sindaco Alemanno. Ma una cosa basilare ho capito: il patrimonio storico-artistico va comunque  fruito, anche a discapito della sua tutela; altrimenti è come avere in casa un salotto buono e non farci sedere nessuno. La redazione di Uniroma Tv ha gentilmente realizzato il contributo visivo sulla prima giornata che allego al  post. Comunque le emozioni non sono finite, perché sabato 28 maggio (ore 9,30) si replica ad Architettura di Roma Tre ed alle 14,00 ci sarà il giro alle ex officine dell’Ostiense e questo è reso possibile, grazie all'impegno e alla passione dei ragazzi di Officina Archeologica di Roma.
Buona vita! maestrocastello



1 commento:

  1. Si è vero, è stata proprio una bella giornata!
    La prof.ssa francese non è di RomaTre ma è dell'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e si chiama Martine Boiteux. Lei è un'antropologa: l'archeologia è anche la storia degli uomini che hanno costruito quei manufatti, per questo non può esistere archeologia senza antropologia.
    Inoltre la presenza della Boiteux, e non solo, manifesta il carattere interdisciplinare che abbiamo voluto dare agli appuntamenti, cioè incontri non solo di archeologi per gli archeologi ma di studiosi provenienti da vari campi che rendano fruibile a tutti il loro sapere.
    Grazie per l'articolo :)
    Ilaria, Officina Archeologica
    www.officinarcheologica.it

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