Venerdì sera ci ha lasciato
Valeria. Voi direte ch’è normale che una persona anziana ad un certo momento ci lasci. Questo è vero, ma siccome si tratta di una persona speciale, è
d’obbligo fare una qualche riflessione; visto che lei aveva una chiave di
lettura del mondo che noi neppure ci sogniamo
Valeria era una giovane di 87 anni, una bella persona,
schietta e semplice e sempre pronta al
sorriso e che non te le mandava mai a dire. Ancora ricordo quando la vidi per
la prima volta in quel di Rocca di Papa, mi disse queste precise parole: “Si
vede che sei una persona profonda” ed io ne rimasi sorpreso e non l’ho più
scordato. Valeria era una mamma, una nonna, un’amica che, a prima vista,
appariva una persona stravagante; ma col tempo mi sono accorto quanto fosse più saggia e profonda di tutti noi. Ieri pomeriggio, al suo funerale, ho letto alcuni miei pensieri su di
lei; ma avrei voluto dire anche tant’altro: per esempio che era un essere fuori
luogo in un mondo che fa fatica a potersi accettare, dove anche i ventenni
fanno ricorso alla protesi per poter fare una bella figura. Ma che mondo è questo?
Valeria l’aveva capito. Lei era una donna senza fronzoli, innamorata di Dio,
sempre in preghiera; dovunque si trovasse, cantava le lodi del Signore e la
gente la credeva matta. Ma poi s’è capito che i matti siamo noi che ci
professiamo cristiani e poi lo siamo all'acqua di rosa. Valeria era un essere
speciale, una donna fuori tempo; una specie di alieno nascosta sotto sembianze
umane; un essere mite, pacifico, puro di cuore e innamorata di Dio. Viene
perfino da pensare che questa bizzarra vecchina fosse una specie di angelo
mandato sulla terra a guadagnarsi le ali, proprio come nei film di Natale. Quando pensiamo a lei,
ci sovviene il largo sorriso che campeggiava sul suo volto e i discorsi allegri
di una persona libera, capace di autoironia e sempre pronta a scherzare, anche
sulla sua smemorataggine. Quante volte l’ho sorpresa a dare conforto alla vicina
di letto che se la passava peggio di lei. In quasi un anno che l’ho frequentata
giornalmente, ho conosciuto quanto era buona, umile e semplice, e quanto amore nutrisse per il prossimo.
Ripeteva spesso: “Voi siete i veri amici” e questo forse perché lenivamo di
quel poco la sua solitudine. Aveva una fede da fare invidia e tante volte
pensavo: “Non è possibile che sia sempre così!” , ma il giorno appresso ti ridiceva
che Dio è grande e che sua madre anche nelle difficoltà non si chiedeva mai:
“Come faccio?” Allora capivo che la sua era davvero una fede profonda e
sincera. Posso testimoniare quanta cordialità Valeria avesse seminato e quanta
ne avesse raccolta con gli interessi in tutti gli ambienti che l’hanno
ospitata. Aveva un sorriso per tutti e tutti glielo ricambiavano con piacere.
Gli infermieri della clinica San Michele che l’hanno accudita in queste ultime
settimane transitavano intorno al suo letto di morte con le lacrime agli occhi.
Valeria, sei stata grande fino all'ultimo. Ti
promettiamo che non permetteremo alla morte di rubarci i ricordi gioiosi che
abbiamo di te. Noi ci terremo stretta questa nostra felicità che abbiamo
conosciuto e condiviso vivendoti accanto e, stai sicura, che questo tesoro non
andrà mai disperso.
Ti ricordi Valeria quando cantavi “Bella la vita”? Una
canzone dolce e triste, dalle parole profonde..
“Bella la vita che
se ne va…/ un fiore, un cielo, la tua poesia….. facce truccate di malinconia…..
tempo per piangere, no, non ce n’è….. il carrozzone va avanti da sé… tempo per piangere no, non ce n’è….. tutto
continua anche senza di te.”
E noi continueremo, purtroppo, anche senza di te.
Valeria, questa è la vita!
Ciao, dolce
Valeria, è stato un dono averti voluto
bene.
A proposito, facci sapere com’è il Paradiso.
maestrocastello
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colotti.giovanni@alice.it
RispondiElimina12:25 (2 ore fa)
a me
e' confortante sapere che al mondo possono esistere anche persone così, peccato che se ne sia andata....fortunato chi ha avuto il piacere di conoscerla e frequentarla....
dolcissimo ricordo... di una persona "importante"
RispondiElimina