domenica 4 novembre 2012

Sono solo parole.



Sono iniziate le grandi manovre. Renzi sul suo camper, Bersani dalla stazione di servizio dove lavorava suo padre e Beppe Grillo, novello Garibaldi,  a nuoto sullo stretto di Messina, a manovrare il dissenso  dell’intero popolo siculo deluso dai tanti quaquaraquà della politica nazionale. Intanto il governo dei professoroni taglia i fondi persino ai malati di Sla e la Fornero, in Consiglio di Ministri,  piange di nuovo! Le elezioni in Sicilia sono andate come sono andate, eppure non ci hanno insegnato un bel niente, perché abbiamo fatto della disattenzione un abito mentale che indossiamo tranquillamente ogni giorno e non riflettiamo sul perché di tanta disaffezione da parte dei cittadini verso la politica. Ogni tanto dovremmo spegnere la televisione ed accendere i cervelli. I rappresentanti di una sparuta minoranza (appena il 48%) cantano vittoria e sono pronti a sedersi, come se nulla fosse, al tavolo della spartizione dei posti e dei soldi che ne derivano. Tutto resta come prima. Il dilemma esistenziale del momento sembrano essere le “primarie”, fatte passare come credenziale indispensabile per la credibilità di questo o quello schieramento politico; gli uomini gira e rigira restano sempre gli stessi. La campagna elettorale è iniziata da un pezzo ed ora si spara perfino sul pianista (Monti) per strappare qualche sconto fiscale a favore dei cittadini, in vista di consensi elettorali nel mese di marzo. Non si parla né di regole, né di programmi, né di come si intende lavorare per la ripresa di questo scassato Paese. La crisi sembra non interessare a nessuno. Tutti si scannano per assicurarsi una poltrona e nessuno si fa più  domande. Ma noi, invece,  qualcuna ce la poniamo. Ad esempio: verranno candidati ancora inquisiti, condannati, sospettati di appartenere a questa o quella mafia? Chi ha più incarichi, ne lascerà qualcuno? I partiti pretenderanno sempre gli stessi finanziamenti dallo Stato e questi soldi come verranno spesi, chi li controllerà? Quando pagheranno anche i ricchi? E le auto blu? E chi sei tu? (per fare tante domande). Già sappiamo che nessuno darà risposte e come canta Noemi  le loro: "Sono solo parole!"
Buona vita!
maestrocastello

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