Sono
iniziate le grandi manovre. Renzi sul suo camper, Bersani dalla stazione di
servizio dove
lavorava suo padre e Beppe Grillo, novello Garibaldi, a nuoto sullo stretto di Messina, a manovrare il dissenso dell’intero popolo siculo deluso dai tanti
quaquaraquà della politica nazionale. Intanto il governo dei professoroni
taglia i fondi persino ai malati di Sla e la Fornero, in Consiglio di
Ministri, piange di nuovo! Le elezioni
in Sicilia sono andate come sono andate, eppure non ci hanno insegnato un bel
niente, perché abbiamo fatto della disattenzione un abito mentale che
indossiamo tranquillamente ogni giorno e non riflettiamo sul perché di tanta
disaffezione da parte dei cittadini verso la politica. Ogni tanto dovremmo
spegnere la televisione ed accendere i cervelli. I rappresentanti di una
sparuta minoranza (appena il 48%) cantano vittoria e sono pronti a sedersi,
come se nulla fosse, al tavolo della spartizione dei posti e dei soldi che ne
derivano. Tutto resta come prima. Il dilemma esistenziale del momento sembrano
essere le “primarie”, fatte passare come credenziale indispensabile per la
credibilità di questo o quello schieramento politico; gli uomini gira e rigira restano sempre gli stessi. La campagna elettorale è iniziata da un pezzo ed ora si
spara perfino sul pianista (Monti) per strappare qualche sconto fiscale a
favore dei cittadini, in vista di consensi elettorali nel mese di marzo. Non
si parla né di regole, né di programmi, né di come si intende lavorare per la
ripresa di questo scassato Paese. La crisi sembra non interessare a
nessuno. Tutti si scannano per assicurarsi una poltrona e nessuno si fa
più domande. Ma noi, invece, qualcuna ce la poniamo. Ad esempio: verranno
candidati ancora inquisiti, condannati, sospettati di appartenere a
questa o quella mafia? Chi ha più incarichi, ne lascerà qualcuno? I partiti
pretenderanno sempre gli stessi finanziamenti dallo Stato e questi soldi come
verranno spesi, chi li controllerà? Quando pagheranno anche i ricchi? E le auto
blu? E chi sei tu? (per fare tante
domande). Già sappiamo che nessuno darà risposte e come canta Noemi le loro: "Sono solo parole!"
Buona
vita!
maestrocastello
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