E’ cominciata un’altra lunga notte americana, una di
quelle notti speciali che vivevo da ragazzo, quando ci vedevamo tutti a casa di
un amico e, giocando a carte, si tirava fino alle tre del mattino per
aspettare ogni incontro del pugile più
straordinario di ogni tempo: Cassius Clay, alias Muhammad Alì, il nostro idolo
color cioccolato. Appena qualche ripresa e l’avversario finiva al tappeto,
ripagando tutta la nostra attesa. L’america è fatta così, è per le soluzioni
rapide. Pensate che già domattina si
conoscerà il nome del futuro presidente, che verrà eletto comunque, anche per
pochi voti di scarto sul suo avversario; garantendo così ad una grande
confederazione di stati di avere il suo presidente e presto un governo. Da noi
sta passando una legge elettorale che renderà sempre più difficile al partito
vincente di formare il governo, se non raggiunge consensi del 45%. Confesso che
non sono un americanista, tutt’altro! Eppure devo riconoscere alcuni aspetti di
questa campagna elettorale americana che mi sono proprio piaciuti, come gli
scontri a viso aperto dei due candidati presidenti in televisione che noi ci
sogniamo, fatti come quello del repubblicano
R. Bloomberg, sindaco di New York che esprime tranquillamente parole di
vero apprezzamento e sostegno per Baraci Obama. In Italia potrebbe mai accadere
che un sindaco di Milano di centrodestra esprima gradimento per il candidato a
Premier del centrosinistra e viceversa? Mentre scrivo questo post i due
candidati alla Casa Bianca sono testa a testa e non si sa chi potrà vincere domani, ma in cuor mio credo che vincerà Obama per molteplici motivi. Perché è un cioccolatino dichiaratamente
europeista, Perché sta tentando di cambiare in meglio il suo grande Paese,
anche se tutto gli rema contro. Perché vuole abbattere i muri che dividono
gli americani, che vedono da una parte le grandi corporation e le lobby che lavorano per proteggere un sistema che si cura
soltanto di loro e dall’altra lavoratori e lavoratrici che non riescono a
pagare le bollette mensili, che subiscono intimidazioni se vogliono entrare in
un sindacato. Perché vuole sollevare la vergogna di 37 milioni di americani che
si svegliano in povertà nel Paese più ricco del mondo. Perché dopo aver
abbattuto il muro dell’assistenza sanitaria, a dispetto di società farmaceutiche,
compagnie assicurative e studi medici; potrebbe abbattere i due sistemi
scolastici che vedono i figli dei ricchi avere la migliore istruzione al mondo
e il figlio di una piccola città che stenta ad averne una. Con Romney tornerebbero
al potere i guerrafondai ( ben 3 guerre cruente con Bush padre e figlio e tante
migliaia di morti). Obama è ancora l’uomo del cambiamento, l’uomo che dovrà
sanare le fratture per costruire una sola America, non due.
Buona vita!
maestrocastello
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