lunedì 9 febbraio 2009

Chi ha il diritto di vita e di morte?

I fatti
Il Consiglio dei Ministri ha varato all'unanimità un decreto che ordina di proseguire l'alimentazione fino all'approvazione di una legge sul testamento biologico. Berlusconi: "Non voglio la responsabilità della morte di Eluana". Napolitano non firmerà il decreto: "Un provvedimento d'urgenza non si può varare in contrasto con sentenze passate in giudicato". Ma Berlusconi replica duro: "Il presidente della Repubblica firmi o cambieremo la Costituzione sui decreti d'urgenza. Convocherò il Parlamento per approvare entro tre giorni una legge che contenga la norma sull'idratazione e l'alimentazione prevista dal decreto". Il Vaticano: "Il governo ci ha ascoltato". Lunedì la legge sarà al Senato
Art. 77. della Costituzione Italaiana
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
Confusioni fra morte clinica e morte cerebrale
La morte clinica corrisponde all'assenza di alcuni segni vitali (ad es. battito cardiaco), ed è reversibile (con una dose non piccola di fortuna), la morte cerebrale corrisponde alla morte effettiva dell'organo cervello, diagnosticata in modo adeguato, e NON è reversibile. In parole povere, il "coma reversibile", è lo stato di incoscienza dovuto a danni cerebrali che possono guarire. Si parla invece di "coma irreversibile" quando si ritiene che le lesioni che provocano l'incoscienza siano così gravi da non poter essere recuperate. Questo non ha nulla a che vedere con la morte, poiché, pur essendo venuta meno definitivamente la coscienza, le funzioni vitali del cervello rimangono e i pazienti in tali condizioni possono sopravvivere talvolta anche per parecchi anni. Inoltre quello di "coma irreversibile" è un giudizio clinico, e come tale non infallibile: può accadere, anche se raramente, che un coma ritenuto irreversibile venga in realtà recuperato. È su casi di questo tipo che si scatenano di solito i titoloni dei giornali e le celentanate. Ma quando si parla di morte cerebrale" vuol dire che sono cessate tutte le funzioni cliniche dell'intero cervello, cioè non solo la coscienza, come nei due casi precedenti, ma anche le funzioni vitali della respirazione e della circolazione sanguigna, e le funzioni integrative. In questo caso, a differenza di prima, sia il tronco cerebrale sia la corteccia sono morti: anche se una piccola parte dell'attività cerebrale si può mantenere (i riflessi spinali), tutta la struttura che governa il funzionamento dell'organismo. I criteri essenziali per la diagnosi di morte cerebrale sono: 1) Stato di incoscienza 2) Assenza delle funzioni del tronco cerebrale 3) Apnea 4) I riflessi spinali possono essere presenti. Bisogna ridimensionare la leggenda metropolitana sul paziente in coma irreversibile da anni che, grazie all'inarrendevolezza di una voce cara e ad assidue carezze, finalmente si sveglia e si alza dal letto sano e salvo. Come una specie di Lazzaro o di bella addormentata nel bosco. Purtroppo dal coma irreversibile non ci si risveglia (non sarebbe irreversibile!). E anche quando il coma è reversibile uscire indenne da tale condizione è conquista non da poco.
Beppino Englaro
Il padre di Eluana rivela di aver scritto, nel 2004, una lettera alle istituzioni, in cui chiedeva di trovare "gli atti opportuni per dare uno sbocco alla vicenda di nostra figlia Eluana che da 4.430 giorni è costretta da istituzioni e medici a una non vita". "Ma non ebbi risposta", dice il padre di Eluana, "e dal momento che la politica non fece nulla e nemmeno il governo, mi rivolsi ai giudici. Chiesi loro aiuto ed essi fecero il loro dovere” In un'intervista sulla prima pagina del quotidiano spagnolo El Pais il padre di Eluana dice di "sentire un grande rispetto verso la Chiesa, e spero lo stesso per me da parte della Chiesa. Spero che sappiano quello che dicono e che fanno, ma non polemizzo con loro": ma, aggiunge Englaro, "il magistero della Chiesa è morale, lo Stato è laico e in esso convivono anche i cattolici. La chiesa non può impormi i suoi valori. Quello che dice la Chiesa riguarda solo loro, non noi che non professiamo questa confessione".
Berlusconi su Eluana:
Eluana è una persona «che potrebbe anche in ipotesi generare un figlio e che è in uno stato vegetativo che potrebbe variare come diverse volte si è visto».
"Sembra ci si voglia togliere la scomodità”
“Non voglio essere responsabile della morte di Eluana”
"ci sono due culture che si confrontano: da un lato la cultura della liberta' e della vita e dall'altro quella dello statalismo e, in questo caso, della morte; noi siamo per la vita e per la liberta' ".
"Il presidente della Repubblica firmi o cambieremo la Costituzione sui decreti d'urgenza.

Napolitano
«Il sentimento di vicinanza e di partecipazione nei confronti delle persone che lottano contro la malattia - dice - e anche per le persone che giungono alle soglie estreme della vita è forte in ciascuno di noi e non è monopolio di nessuno.”
Alcune riflessioni
Se mi trovassi nelle condizioni di Eluana preferirei morire definitivamente.
Quello che mi disturba in questa vicenda è l'ipocrisia che la circonda.
Personalmente non me la sentirei di staccare la spina a mia figlia; ma non mi sento di giudicare chi non la pensa come me, né di imporre le mie convinzioni. Nessuno ha il diritto di intervenire; è talmente facile parlare quando non sei coinvolto in prima persona.

Alcune domande
Che senso ha decidere se farla morire in un giorno o in 15 giorni gradualmente? Se è per evitarle il dolore, allora è viva? Come mai tutti sanno quello che è giusto, quando non li riguarda personalmente? Trovate giusto questo braccio di ferro tra poteri diversi dello Stato? Non aveva avuto tutto il tempo questo governo per intervenire prima? Non sarebbe più giusto che tutti facessero un passo indietro e lasciassero rispettosamente la famiglia Englaro libera da ogni intrusione di politici, ecclesistici, mass-media, e da quei personaggi davanti all'ambulanza che vogliono "la vita a tutti i costi"...... però quando si tratta della vita altrui? Trovate giusta la scritta “ Peppino Boia! ” dei fanatici della vita contro Beppino Englaro o ancora peggio: “io toglierei l’acqua e il cibo al padre di Eluana” della Mussolini in televisione?
Se avessimo tutti un po’ più di buon senso e di rispetto per le opinioni altrui, forse si vivrebbe meglio. Non ho simpatia per chi non ha rispetto per l'essere umano e le opinioni altrui, non ho simpatia per una istituzine decadente che vuole l'ultima parola sulla vita e la morte delle persone; ma sono sicuro che quell'uomo, il padre, è l'unico che ama Eluana senza confini e sua dovrebbe essere l'unica volontà.

1 commento:

  1. L'unica volontà è quella del padre. Sono d'accordo. E' che gli italiani riescono fare pettegolezzo e intrusione violenta e smodata nei problemi altrui anche in una faccenda seria come questa. per non parlare di quella ingerenza inopportuna, onnipresente, che vuole essere onnipotente come Colui che s'arroga di rappresentare in terra, e ancora violenta, barbara, dell'inquilino d'oltretevere, i cui adepti non sanno cosa sia la paternità.

    Gert dal pozzo

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