martedì 2 novembre 2010

Attenti, viene giù tutto!


Famiglia cristiana denunciava in estate l’assenza in Italia di una classe dirigente all’altezza, creando una grande bagarre e attirando le ire dei politici di destra. Il giornale cattolico denunciava un vuoto di leadership in una stagione densa di sfide e problemi. Lamentava carenze nel mondo imprenditoriale, nella comunicazione, nella cultura, nella società civile e nell’associazionismo. Da mesi siamo nell’immobilismo totale: non esistono programmi di medio e lungo termine, Le piccole e medie aziende non riescono più a produrre perchè manca un serio piano industriale. Esiste una conflittualità terribile tra i sindacati ed essi stessi con le parti sociali. Il mondo impiegatizio verso la totale liquidazione. Sembra paradossale, ma se in una famiglia italiana in crisi economica, non ci fosse un pensionato, questa cadrebbe immediatamente nella fascia di povertà. Non se ne può più di uomini politici che hanno scelto la politica per sistemare se stessi e le loro pendenze, che sono lontano chilometri dai problemi reali del Paese, che dovrebbero far emergere l’idea di bene comune che permetta di superare divisioni ed interessi di parte ed invece riescono a litigare proprio su tutto. L’offesa continua verso l’avversario ha sostituito ogni serio argomento politico. E’ dal mese di giugno che non se ne può più di parlare solo della casa al Colosseo, l’appartamento a Montecarlo, lo schifo del dopo-terremoto, il magna-magna del G8 alla Maddalena ed intanto padri di famiglia cinquantenni continuano a perdere il posto di lavoro, le imprese, non vedendosi più tutelate, preferiscono investire in altri Paesi ed i nostri figli che abbiamo fatto studiare aspettano invano un impiego qualunque. Mettiamoci pure un'opposizione che punta solo a cavalcare il dissenso, senza proposte concrete e finisce invece per legittimare ancor più un governo che gestisce il nulla assoluto. Forse è giunta l’ora di un leader con le palle! Uno che ci rappresenti proprio tutti, anche chi la pensa diversamente da lui. Uno che miri seriamente allo sviluppo del proprio Paese ed alla pacifica convivenza dei suoi cittadini. In questi anni si è mirato solo al consenso, tirando il peggio ch’è latente in ciascuno di noi, come antagonismo esasperato, razzismo, omofobia e disprezzo per la dignità delle donne. Non è un caso che "Il Giornale", vicino al Governo, titoli questa mattina: "Attenti, viene giù tutto!" Infatti è riapparsa la monnezza a quintali. Insomma vogliamo essere rappresentati da una persona degna davvero di questo nome e non un giullare che se la ride vantando la propria virilità!
Buona vita!
maestrocastello.





Lettera aperta della madre di un gay a Berlusconi
November 2nd, 2010 admin


Signor Presidente vorrei scriverle correttamente come è nel mio stile ma purtroppo non posso perchè di tutto lo sconfinato vocabolario italiano che ho a disposizione l’unica parola che urge sui miei polpastrelli è: si vergogni!
Si vergogni di aver pronunciato quelle parole infamanti verso i gay mentre il paese che lei dovrebbe governare è sommerso dall’immondizia, dal fango, dalla disoccupazione.
Ma forse immondizia, fango e fame sono un prodotto che si addice al suo modo di far politica e le sue battute cercano il consenso di quella parte degli Italiani che vorrebbero imitarla ma non ci riescono.
Battute da osteria non da governo!
Se poi per caso lei l’avesse dimenticato andare con le minorenni, come Le è consono, è un reato nel Paese nel quale lei è Presidente del Consiglio.
Ho un figlio gay e ne sono fiera e come me tantissimi genitori lo sono, in barba alle sue dichiarazioni e del consenso che gode presso alcuni parlamentari e presso una parte della Santa Madre Chiesa.
Spero che l’Europa illuminata che ha fatto dei gay motivo di orgoglio sappia sanzionarla laddove io posso solo cercare di non farla rieleggere mai più.
Rita De Santis
Fonte: http://www.facebook.com/note.php?note_id=461142652071&id=1541409370

5 commenti:

  1. certo che esser FIERI di avere un figlio gay e' il massimo!
    che cazzo di paese....

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  2. "..l'europa illuminata(? sicuramente con una lampadina nel culo?) che ha fatto dei gay un motivo di orgoglio...." pero' ....

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  3. Come prevedibile, la lettera della mamma del gay ha generato perplessità nei lettori che non la pensano come lei. Comunque questa mamma ci invita a fare più d’una riflessione in proposito. Personalmente la penso esattamente come il primo anonimo e cioè che non c’è da ritenersi orgogliosi di essere mamma d’un gay; ma la nostra resta solo un’opinione, rispettabile come quella della mamma in questione. Quante volte abbiamo sentito dire “Sono calabrese e ne vado orgoglioso!”. Ho sempre ritenute inopportune questo genere di affermazioni, perché sembra che gli altri debbano sentirsi in difetto; ma, riflettendoci sopra, ho poi compreso che esse nascono come reazione verso chi ridicolizza la tua condizione, tentando di fartela vivere addirittura come una colpa. Fino a che noi semplici cittadini esprimiamo i nostri dissensi, va anche bene, perché diamo vita ad una sana democrazia che è rispettosa del differente pensiero di ciascuno . L’uomo di Stato che si vanta di essere maschio ed esprime pubblicamente un giudizio negativo sugli omosessuali, dimentica che parla ad un’intera nazione che egli stesso rappresenta, fatta di cittadini con tendenze sessuali diverse. Egli non dovrebbe permettersi di discriminare nessuno. Per discolparsi del fango che gli hanno gettato addosso, lo indirizza verso altri? Per forza che poi una mamma ha di queste reazioni! Quella mamma non la condivido, ma la capisco.

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  4. “Ci sono gay nascosti anche nel nostro governo ad altissimi livelli e Berlusconi lo sa”.

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  5. é vero che non c'è da inorgoglirsi; ma nemmeno è giusto criminalizzare chi è gay.

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