domenica 31 ottobre 2010

Ora solare ed effetto "jet lag".


Pur sapendo che alle tre del mattino l’ora legale avrebbe lasciato il posto a quella solare, ieri notte ho dato retta alla mia pigrizia e mi sono addormentato senza spostare indietro l’orologio. Svegliandomi poi ad ogni ora della notte, fissavo la radiosveglia e ogni volta mi dicevo: “ le due e un quarto…..nooo... sono ancora le due e quindici minuti, meno male!” Potevo dormire di più e invece l’ho fatto ad intervalli; scatenandomi il classico effetto "jet lag" o fattore di insonnia da cuscino. Ogni anno è la stessa storia. Mi ricordo che in passato arrivavo sempre con un'ora di anticipo agli appuntamenti dell’ultima domenica di ottobre e, a dire il vero, non ci ho ancora fatto l’abitudine. L'ora legale si chiama così perché è stabilita da una legge. Qualche burlone potrebbe quindi pensare che l'ora solare sia quindi "illegale" e... fuorilegge! Ma, naturalmente, non è così! Quando scatta l'ora legale (a fine marzo), gli orologi si portano avanti di un'ora. Quando si torna all'ora solare (a fine ottobre), gli orologi si riportano indietro di un'ora. Quasi tutti i Paesi industrializzati hanno adottato l’ora legale secondo date di inizio e fine il più possibile coincidenti, soprattutto per non complicare gli orari dei vettori aerei. Ma c’è anche qualcuno come il Giappone che non vi aderisce e continua a mettere i bastoni tra le ruote. La categoria da sempre contraria sono stati gli agricoltori, visto che è soprattutto nelle prime ore della mattina che è concentrato il lavoro nei campi ed è allora che serve più luce. Le lancette non si spostano anche in gran parte del resto dell’Asia e dell’Africa. La variazione d'orario, secondo molti studiosi, determina vari effetti di segno positivo. Tra gli effetti collaterali osservati si contano: un forte risparmio di energia elettrica, meno crimini, meno incidenti stradali, migliore uso del tempo libero e una maggior produttività. Ma non mancano elementi di segno contrario: oltre al succitato effetto "jet lag", vi è da considerare la ricaduta sulla salute. Nonostante si dica che un’ora in più di luce dovrebbe permettere maggiore possibilità di movimento per la gente, secondo il “New England Journal of Medicine“, durante la prima settimana della nuova ora vi è un aumento del 5% di infarti a causa dell’alterazione che si viene a creare nei ritmi biologici e soprattutto in quelli del sonno. Insomma, risparmio sì, ma attenzione al cuore! Io che sono da sempre favorevole all’ora legale credo che i disturbi di un giorno o due di adattamento sono ben poca cosa rispetto ad altri e più gravi problemi del “quotidiano “ e credo che stress, insonnia e nervosismo siano piuttosto da addebitarsi ad altre cause, quali ad esempio: il traffico nelle città, l’inquinamento, la mancanza di rapporti tra simili, la corsa al guadagno sfrenato e sempre di più, i ritardi e l’inefficienza dei mezzi di trasporto, gli usuranti ambienti di lavoro; senza dimenticare il malcostume dei politici e di tutta la classe dirigente italiana, lo schifo dei mass media, la tivù spazzatura, giornali e…. si potrebbe continuare all’infinito. Per cui non scarichiamo la colpa dei nostri malesseri sull’ora legale.Fosse per me la terrei tutto l'anno l'ora legale, perchè fa risparmiare, mette di buon umore e ci rende più sani e attivi. Insomma, si vive di più! Se proprio vogliamo evitare il “jet lag” da cuscino e favorire un morbido passaggio dall’ora legale a quella solare, gli esperti consigliano il consumo di riso, latte e una buona camomilla. Ma siccome chi scrive non si esalta con gli alimenti appena elencati, i glucidi necessari li assumerà volentieri da fumanti piatti di spaghetti variamente conditi, accompagnati da un buon bicchiere di rosso e ne riparliamo alla fine di marzo.
Buona vita!
maestrocastello

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