sabato 5 novembre 2011

Il fascino del futile

FOLLA DAVANTI AL NUOVO CENTRO TRNY DI ROMA

Il fatto : Oltre diecimila persone, il 27 ottobre 2011 a Roma, prendono d’assalto un nuovo centro Trony, aperto in zona Ponte Milvio. Tutti in fila per una lavatrice. Sono scene da dopoguerra, quando si faceva la fila con la tessera del pane. La caccia all’ hi-tech di ultimo grido è addirittura iniziata nella nottata. Tra i  più ostinati sicuramente i giovanissimi: “E’ dalle 5 di mattina che siamo in fila. Abbiamo comprato due stampanti e una PS3: d’altronde la play a 150 euro non la trovi da nessuna parte”. Questa è solo l’ultima delle tante scene di follia di massa che si ripetono continuamente nelle nostre città all’inaugurazione di ogni centro commerciale.
Riflessione  : La forza incrollabile del moderno capitalismo consiste proprio nella sua stessa follia produttivistica dell’effimero e dello sperpero, inventando continui nuovi falsi bisogni e procurando  l’ansia nel consumatore di rimanerne escluso. Se non vuoi essere out, non puoi certo prescindere dal possedere l’ultimo modello di iPod, iPhon e iPad. Magari,  sei un giovane ed un lavoro non ce l’hai; ma il telefonino, quello non ti deve mancare. Spesso mi chiedo se il capitalismo un’etica ce l’abbia e di che tipo. Come tanti, credo che, oggi, l’economia una morale non ce la può avere; fintanto che non ritorna ad essere politica, rintroducendo il problema della giustizia nello scambio economico, entro  l’orizzonte del bene comune. Il vero successo storico del capitalismo, nei primi anni del dopoguerra, era stata la realizzazione di un patto tra capitalismo e democrazia che associava la promessa della prosperità economica a quella di una crescente equità sociale. Quel compromesso è stato spazzato via dalla liberazione dei movimenti di capitale e dalla globalizzazione che ne sono risultati. Le multinazionali aprono e chiudono fabbriche in barba ai Paesi ospitanti e occupatii che possono trovarsi senza posto di lavoro, dall’oggi al domani.La modernità inonda quotidianamente il pianeta Terra di immense energie dissipate con un uso ecologicamente ed economicamente dissennato di risorse già scarse che scuotono alla radice i fondamenti stessi della vita. effetto serra, inquinamento, problema dello smaltimento dei rifiuti non sono favole moderne, ma tutte scorie del profitto a tutti i costi.
Domanda : “Un capitalismo etico è possibile?” Sì, se crediamo all’equazione tra eticità ed economia :“Più ricco è il sistema dei valori morali di un paese, più ricca la sua economia”, dicono i grandi economisti. Prendiamo l’esempio di come il Giappone, Paese ai margini del mondo, sconfitto e distrutto dalla guerra, senza particolari risorse e con una lingua incomprensibile; sia potuto diventare, in poco tempo, una delle economie più potenti del mondo. Questo non è certo spiegabile solo con l’economia; dietro di essa c’è la dimensione etica. La European School of Economics crede che la ricchezza di un’economia è solo il riflesso grossolano della sua eticità e che una società è ricca e sana tanto quanto il suo sistema di valori. La European School of Economics non punta tanto sugli stati, quanto sull’individuo, perché solo l’individuo può trasformare la società e migliorarla. Individuo deriva da indivisibile, indica una condizione di integrità e di compattezza interiore. La sua missione è di educare i giovani a un sistema ricco di sani principi e di valori con la capacità di sostenere l’energia e la responsabilità della ricchezza.
Buona vita!
maestrocastello

Nessun commento:

Posta un commento