martedì 22 novembre 2011

Se ti scappa un bisogno!


Domenica sera ci trovavamo in casa di amici per una festa di compleanno e, al momento del buffet, apparecchiano un tavolo con ogni ben di Dio. Faccio per prendere un piatto di carta e noto su quel  tavolo una pila di banconote giganti da cento euro l’una. La nostra amica che s’accorge del mio stupore mi fa sorridendo: “Hai visto che originali questi tovaglioli? “. “Certo è una bella trovata,” dico io. E oggi  non mi va a capitare davanti agli occhi la foto che correda questo post, carta igienica fatta con l’effige dei soldi? - “Euroll, la carta igienica dei milionari, per sentirti ricco, ricchissimo….al momento del bisogno!” - I soldi! Un pensiero fisso, una fonte di stress e preoccupazioni infinite per molti. I soldi non sono mai abbastanza, quando non li hai passi tutto il tempo pensando a come procurarteli e una volta che ne sei in possesso, sei terrorizzato dall'idea di perderli o doverli spendere tutti. Non sarebbe  una cosa fantastica potersi liberare dalla loro schiavitù, averne così tanti da poterli usare anche per pulirti il fondoschiena, in un gesto catartico e liberatorio? Sembra una provocazione, ma sono anche queste le gioie della vita (direbbe qualche ingordo), io, invece, dico che sono queste le conseguenze a cui ci ha portato un’inflazione galoppante, per cui il valore delle correnti banconote valgono carta straccia. La moneta viene stampata per rispecchiare il livello produttivo del Paese. La Banca d’Italia è come se fosse una semplice tipografia. Essa  stampa moneta non più in base al valore del capitale reale (oro depositato) come avveniva un tempo; oggi il valore alle monete lo diamo noi. Le monete, così come i mercati ora si reggono sulla fiducia reciproca dei consumatori e dei cittadini che si convincono sull’idea che una banconota ha un determinato valore (quello scritto sulla carta). Voi capite che basandosi esclusivamente sulla fiducia, il denaro finisce per avere un valore fittizio. Una stessa quantità che oggi ti basta, domani è insufficiente. Il termine inflazione indica un generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi che genera una diminuzione del potere d’acquisto del nostro salario, stipendio o pensione che sia. E’ proprio grazie a questo fenomeno che ti accorgi che prima mettevi venti euro nella tua utilitaria e circolavi per diversi giorni ed oggi ci fai il giro del palazzo; e se cerchi di mettere carburante con quegli stessi venti euro, il benzinaio come minimo ti guarda male. Il denaro, nel senso come lo intendiamo noi oggi, è un prodotto della modernità, un protagonista di primo piano sia dal punto di vista economico e politico che psicologico ed etico. Per alcuni assurge addirittura a valore e, in suo nome, spreca le energie di tutta una vita, non pensando a nient’altro. Ma non è stato sempre così. Nel Medio Evo c’era il baratto e il denaro non aveva alcuna importanza, anzi era considerato “lo sterco del diavolo” e la sua principale rappresentazione simbolica  era una borsa che, appesa al collo del ricco, lo trascinava all’inferno. Oggi siamo forse più interessati alla nostra carta di credito che a far valere le nostre convinzioni e i nostri ideali di un tempo hanno perso tutto il loro potere d’acquisto.
Buona vita!
maestrocastello

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