domenica 1 novembre 2009

Questi genitori.




Un ragazzo che conobbi ai giardini pubblici un giorno mi confidò:
- Che pazienza dobbiamo avere con questi genitori, noi bambini!
- Come? La pazienza dovete averla voi?
- Certo - mi rispose il ragazzo - Prenda mio padre, per esempio, certi giorni torna a casa con il nervoso. E noi, tutti zitti, si distende sulla poltrona, come un imperatore e guai a chi apre bocca.
Vorrei vederlo con i grandi...
Poveri figli. I genitori escono e li lasciano soli, con due parole.
- Dormi, tesoro! Ti porterò la cioccolata.
Mentre i genitori sono fuori, i figli mangiano tante cose buone, ma stanno in pensiero. Dicono:
- Anddranno sotto le automobili? Incontreranno i banditi? Si senntiranno male? Avranno paura di camminare al buio? Prenderanno troppo freddo?
Solo quando i genitori tornano a casa, i ragazzi si addormentano contenti: stanchi ma contenti.
Quante preoccupazioni per questi genitori!
(Adattato da Cesare Zavattini, "Parliamo tanto di me", Bompiani)

Quante volte abbiamo detto o sentito dire da un adulto:
- Mio figlio è uscito in bicicletta.........
- Con questo freddo il mio Ricccardo..........
- E' già tardi e Paola...........
ed al posto dei sospensivi vi lascio immaginare quanto afferma una madre in appensione.
In questo buffo racconto, invece, sono i figli che si preoccupano dei genitori, contrariemente a quanto siamo solitamente abituati. Il testo potrebbe sembrare solo una trovata originale di questo celebre autore, scritto nel lontano 1930. Ma, si sa, mutano i tempi ed anche i comportamenti nella società e può accadere che ciò che prima sarebbe stato improbabile, poi diventa naturale. Accade appunto che adolescenti arrivino ad essere preoccupati dei comportamenti dei loro genitori.
Il report di Children’s Rights in Society evidenzia infatti che in Svezia, contrariamente a quanto avviene da noi in Italia, sono gli adolescenti ad essere preoccupati per le pratiche on line seguite dai loro genitori. Babbo e mamma guardano siti porno ed intrattengono conversazioni scabrose in chat. In un articolo sull'argomento di Arianna Bernardini é specificato che lo fanno soprattutto di notte, dopo aver messo a letto i propri figli, che però a volte si alzano e colgono i genitori in atteggiamenti poco edificanti.
"Venire a sapere che il proprio padre parla di sesso in chat, con una donna diversa dalla propria madre, genera nel figlio il timore che la famiglia possa sfasciarsi". Ecco cosa ha riferito un quindicenne all’associazione BRIS in merito al suo papà che ha effettuato una conversazione notturna in chat: "Parlavano di sesso e di come si sarebbero incontrati"....."Mi ha fatto stare davvero male. Non so se dirlo alla mamma oppure no, temo che possano divorziare".
La Bernardini riferisce, poi, il caso di una bambina dodicenne preoccupata perché la madre, da quando ha iniziato a giocare a World of Warcraft,(un videogioco on line):" sembra avere la testa sulle nuvole e non occuparsi affatto della famiglia e della casa. Ha trascorso tutta l’estate, giorno e notte, lì dentro. E quando non sta al computer sembra un’anima in pena, ha lo sguardo perso nel vuoto e non parla e non si rende conto che priva la figlia dell'attenzione di cui ha bisogno".
E che dire di quei genitori che sottraggono tempo e denaro alle famiglie per dedicarlo a macchinette "mangiasoldi", in sale bingo o sale scommesse di ogni genere, dilapidando l'intero stipendio che sarebbe più giusto investire sui figli?
Mi sembra che non hanno poi tutti i torti questi figli a preoccuparsi dei loro genitori.
cordialmente
maestrocastello.

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