mercoledì 9 dicembre 2009

I REGALI NELLO SGABUZZINO

Il postino suonò due volte. Mancavano cinque giorni a Natale. Aveva fra le braccia un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri dorati. «Avanti», disse una voce dall'interno. Il postino entrò. Era una casa malandata: si trovò in una stanza piena d'ombre e di polvere. Seduto in una poltrona c'era un vecchio. «Guardi che stupendo paccone di Natale!» disse allegramente il postino. «Grazie. Lo metta pure per terra», disse il vecchio con la voce più triste che mai. Il postino rimase imbambolato con il grosso pacco in mano. Intuiva benissimo che il pacco era pieno di cose buone e quel vecchio non aveva certo l'aria di spassarsela bene. Allora, perché era così triste? «Ma, signore, non dovrebbe fare un po' di festa a questo magnifico regalo?». «Non posso... Non posso proprio», disse il vecchio con le lacrime agli occhi. E raccontò al postino la storia della figlia che si era sposata nella città vicina ed era diventata ricca. Tutti gli anni gli mandava un pacco, per Natale, con un bigliettino: «Da tua figlia Luisa e marito». Mai un augurio personale, una visita, un invito: «Vieni a passare il Natale con noi». «Venga a vedere», aggiunse il vecchio e si alzò stancamente. Il postino lo seguì fino ad uno sgabuzzino. Il vecchio aprì la porta. «Ma...» fece il postino. Lo sgabuzzino traboccava di regali natalizi. Erano tutti quelli dei Natali precedenti. Intatti, con la loro preziosa carta e i nastri luccicanti. «Ma non li ha neanche aperti!» esclamò il postino allibito. «No», disse mestamente il vecchio. «Non c'è amore dentro».
(tratto da "Testi e storie di Natale).
Lo scambio di regali è una usanza che appartiene da lungo tempo alla nostra società, ma il nostro vivere sociale spesso ha trasformato un elemento di coesione tra individui in un semplice esercizio di consumo. Il regalo è un atto simbolico che presuppone l'esistenza di un legame che si vuol ravvivare attraverso un messaggio infiocchettato. Sarebbe bene regalarsi senza aspettare per forza un'occasione; altrimenti diventa come un rito, un qualcosa da ripetere più per dovere che per iniziativa personale. Spesso regaliamo solo per rispetto della tradizione e non c'è affetto in ciò che regaliamo. Il regalo deve essere sentito; altrimenti è meglio astenersi dai regali, credetemi!
Buona vita!
maestrocastello

2 commenti:

  1. colotti.giovanni@alice.it10 dicembre 2009 alle ore 06:08

    confermiamo e condividiamo il tutto...!...chissà perchè però non si riesce proprio a...sganciarsi...da questo...rito senza sentirsi perlomeno a disagio...
    Un abbraccio

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  2. per la prima volta dopo molti anni tutti d'accordo: quest'anno niente regali!!!!! sarebbe meraviglioso trovarsi stare insieme ,mangiare ,ridere e passare il s. natale tutti riunuti esclusivamente per il piacere di unire gli affetti anche se solo in occasione di festa!

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