giovedì 10 dicembre 2009

NATALE AL FRONTE



Nel dicembre 1914 inglesi e tedeschi si fronteggiavano dalle trincee separate da una striscia di terra brutta e piatta, divisa al centro da filo spinato.
Di tanto in tanto alcune sagome si avventuravano nella terra di nessuno, ma la maggior parte dei soldati rimanevano nel fango e nell'acqua che stagnavano nelle trincee, intenti solo ad evitare il fuoco dei nemico.
La Vigilia di Natale, l'aria era fredda e piena di nebbia. Improvvisamente alcuni soldati inglesi stupefatti videro delle luci avanzare lungo le trincee nemiche. Poi venne l'incredibile suono di un canto. I soldati tedeschi cantavano Stille Nacht. Quando il canto cessò i soldati inglesi risposero con First Christmas.
Il canto da entrambe le parti durò per un'ora. Poi una voce invitò tutti a superare le linee. Un tedesco con grande coraggio uscì dalla trincea, attraversò la terra di nessuno e scese nella trincea inglese. Altri commilitoni lo seguirono con le mani in tasca per dimostrare che erano disarmati.
«Io sono un sassone e voi degli anglosassoni. Perché mai ci combattiamo?» chiese.
Nell'alba limpida e fredda del giorno di Natale non ci fu nessuna sparatoria. Gli uomini avevano autonomamente stabilito un giorno di pace.
«Uno spirito più forte della guerra era all'opera», commentò un osservatore.
I comandanti di entrambe le parti non approvarono. Sapevano che l'amicizia fra nemici dichiarati avrebbe impedito la guerra. Ma la tregua continuò. Perfino gli uccelli selvatici, che tanto tempo prima occupavano il rumoroso campo di battaglia, ritornarono e furono nutriti dai soldati.
Sarebbero stati salvati 9 milioni di uomini, se quei soldati avessero potuto obbedire al loro desiderio di amicizia e di pace e la tregua non fosse finita subito dopo Natale.
Un soldato inglese, che aveva preso parte a quella memorabile pace natalizia, morì all'età di 85 anni. Fino alla fine dei suoi giorni non poteva sentire Stille Nacht senza che le lacrime gli rigassero le guance. Si ricordava degli amici tedeschi che aveva avuto in quel giorno di Natale e che, per quanto ne sapeva, aveva poi ucciso nei giorni che seguirono.
(tratto da "Nove racconti per nove giorni" Ed. ELLECIDI)


Vi ricordate cosa cantavano gli angeli a Betlemme? "Pace in terra agli uomini di buona volontà". Evidentemente quei soldati erano uomini di buona volontà, a differenza dei loro comandanti o, per dir meglio "mandanti". Si fa la guerra spesso per futili motivi che potrebbero anche trovar soluzione; ma ciò non succede perchè il desiderio di guerra risiede nell'animo dell'uomo. Il sentimento di amicizia dovrebbe prevalere; ma finirebbe il motivo del contendere e non sarebbe vantaggioso per coloro che speculano con "l'industria della morte". Anche quest'anno in molte parti della Terra non c'è vera pace. Le armi continuano a mescolare la loro micidiale canzone di morte alle canzoni natalizie. C'è una soluzione? Basterebbe eliminare dalla nostra vita il concetto di "nemico"; ma la vedo molto dura.
Buona vita!
maestrocastello

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