lunedì 21 dicembre 2009

LEZIONE DI VITA.


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Qualche tempo fa quando un gelato costava molto meno di oggi, un bambino di dieci anni entrò in un bar e si sedette al tavolino. Una cameriera gli portò un bicchiere d'acqua.
"Quanto costa un sundae?" chiese il bambino.
"Cinquanta centesimi" rispose la cameriera.
Il bambino prese delle monete dalla tasca e cominciò a contarle. "Bene, quanto costa un gelato semplice?".
In quel momento c'erano altre persone che aspettavano e la ragazza cominciava un po' a perdere la pazienza.
"35 centesimi!" gli rispose la ragazza in maniera brusca.
Il bambino contò le monete ancora una volta e disse: "Allora mi porti un gelato semplice!".
La cameriera gli portò il gelato e il conto. Il bambino finì il suo gelato, pagò il conto alla cassa e uscì.
Quando la cameriera tornò al tavolo per pulirlo cominciò a piangere perché lì, ad un angolo del piatto, c'erano 15 centesimi di mancia per lei.
Il bambino non chiese il Sundae per riservare la mancia alla cameriera.
(da Nardo riflessioni)
PER LA RIFLESSIONE
Sono quei piccoli fatti che ci lasciano impietriti, perchè non hanno bisogno di essere spiegati con parole. Se solo, ogni tanto, concedessimo qualche pausa alle quotidiane tensioni, non ci capiterebbe di ricevere proprio da un bimbo una eloquente lezione di vita. Essere bruschi è una reazione che ci viene spontanea, più difficile resta invece sorridere nonostante tutto. Forse è in quest’ultima direzione che dovremmo lavorare maggiormente.
Buona vita!
maestrocastello

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