sabato 6 febbraio 2010

hai paura del giudizio degli altri?



VIVI COME CREDI
(di Charlie Chaplin)
C'era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero insieme di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava: "Guardate quel ragazzo quanto è maleducato... lui sull'asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano". Allora la moglie disse a suo marito: "Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio." Il marito lo fece scendere e salì sull'asino.

Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: "Guardate che svergognato quel tipo... lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l'asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa." Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l'asino.

Arrivati al terzo paese, la gente commentava: "Povero uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull'asino; e povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!"
Allora si misero d'accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.

Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: "Sono delle bestie, più bestie dell'asino che li porta: gli spaccheranno la schiena!". Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all'asino.
Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: "Guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!

Conclusione: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore... ciò che vuoi... una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.


(riflessioni...)
Max Weber, padre fondatore della moderna sociologia, afferma che il giudizio degli altri ci condiziona in maniera pesante. Noi ci muoviamo spesso con la mentalità “da gregge” e ciò che è giusto o sbagliato ci viene spesso impartito dai media e dagli altri componenti della nostra società. Fin da fanciulli ci adoperiamo per l’appartenenza ad un gruppo e ci adeguiamo alla moda dei più, per guadagnare la considerazione degli altri. E’ più facile adeguarsi che distinguersi e, comunemente, crediamo che la maggioranza abbia sempre ragione; perché la maggioranza comanda e non teme giudizi. Chi, invece, la pensa in modo diverso è costretto a da dare giustificazioni continue e rischia di restare ai margini. A diventare minoranza ci vuole coraggio; basta riappropriarsi della propria capacità di scelta ed essere consapevoli che si è il protagonista della propria vita, senza deleghe a nessuno. Per essere genuini, spontanei e non avere paura del giudizio degli altri dobbiamo aver lavorato prima ad una nostra trasformazione interiore.
Dice una massima:”non vince sempre chi arriva prima; ma, spesso, chi ha il coraggio di non mollare mai”. Fai secondo quanto insegna il poeta indiano Kabir : “Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange”
Buona vita!
maestrocastello

3 commenti:

  1. giovannicolotti@alice.it8 febbraio 2010 alle ore 01:27

    e' proprio vero.....per quanto tu pensi di fare le cose nel migliore dei modi c'è sempre qualcuno a cui non va bene....
    Buona giornata, un abbraccio

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  2. Cercando di accontentare tutti, oltre che rischiare di impazzire si rischia di non vivere.

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  3. E' una buona storia x capire.. grazie x l'esempio..

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