venerdì 29 aprile 2011

Astri di luce divina.

Domenica 1 maggio verrà proclamato beato Carol Vojtyla, grande testimone di Dio nel nostro tempo, proprio come avvenne qualche anno fa per padre Francesco Forgione, meglio conosciuto come Padre Pio da Pietrelcina. Papa Vojtyla e Padre Pio sono due esempi luminosi di santità  dei  nostri giorni che mediante la loro fede ed il loro fervido amore danno speranza al mondo. Ho sempre accostato fra loro queste due figure di santi moderni, due esempi tanto rari di virtù in un mondo come il nostro dove l’egoismo è ormai assurto a valore. Spesso mi son chiesto la ragione di tutto questo successo, come mai un frate campagnolo e questo Papa ex operaio abbiano fatto così presa nel cuore della gente comune. Oggi si sente il bisogno di modelli e la gente li prende a prestito dove può: dal mondo dello sport, dal cinema; oppure si inventa dei super-eroi con poteri speciali. Voi capite che quando ti capitano, nel mondo reale,  due creature della caratura di Padre Pio e Papa Vojtyla, ti appiccichi a loro e non li molli più. Comunque ho un’idea tutta mia sia sui santi che sugli eroi. Quando pensiamo ai santi, ci immaginiamo persone che fanno continuamente miracoli, gente che quando cammina nemmeno tocca i piedi per terra. Penso invece che tutto il fascino di queste due sante creature derivi proprio dal fatto che erano persone comuni, proprio come noi, di umile estrazione sociale,  avvezze alla fatica delle braccia e al sudore della fronte, due creature sofferenti nel fisico che non lo davano a vedere, sempre pronte al sorriso e disponibili ad incontrare la gente; uno giramondo e l’altro pur rimanendo nella sua clausura di San Giovanni Rotondo. I santi siamo stati abituati a vederli solo sulle immaginette sacre e spesso abbiamo immaginato come potevano essere in vita; Padre Pio e Papa Vojtyla invece li abbiamo proprio vissuti, li abbiamo toccati con mano, abbiamo sentito il loro profumo nell’aria. Con loro, Dio ci ha fatto dono come di due grandi pannelli solari che assorbivano energia celeste e la trasmettevano al mondo, illuminandolo  di luce divina. Roma è già stracolma per acclamare “beato” un Papa che sarà presto santo, perché tutti gli riconosciamo doti di santità che ha esercitato in tutto il suo papato. “ Andate e predicate “ diceva il vangelo e questo Papa ha toccato tutti i punti della Terra (230 viaggi) per incontrare persone di ogni razza e portare la buona novella. Ha contribuito a dare speranze e diritti di libertà a chi ne era stato privato. Ha avviato la riconciliazione col mondo ebraico, avvicinato cristiani e musulmani; ha chiesto perdono per tutti i crimini commessi dalla chiesa in tutta la sua storia, dal caso Galilei, alle Crociate, alla Inquisizione. “Perdona ai tuoi nemici” e lui è stato capace di perdonare il suo feritore in piazza San Pietro, facendogli visita in carcere.  Non è stato un super-eroe, ma un uomo di pace sì, un difensore dei deboli, dei poveri, dei diversi e dei bisognosi. Wojtyla passerà alla storia per la sua opera interna alla vita della Chiesa e anche per essere il Papa che ha proclamato più santi (482). Il prossimo, ne siamo convinti, sarà proprio lui.
Buona vita!
maestrocastello

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