mercoledì 25 gennaio 2012

Il bastone parlante.


Sono un bastone che un martedì, fine anni novanta, il mio padrone si comprò al mercato. Da allora sto sempre con lui, come un cane fedele, e la vita va avanti alla meglio. Arranco insieme al mio vecchietto sull’acciottolato di paese. Sono di conforto al suo passo incerto e, insieme,  seguiamo coordinate giornaliere sempre uguali: il dottore, la farmacia, la posta. E’ una vita fatta spesso di silenzio, di abbandono e di indifferenza. Io ci parlo col mio vecchio. Ovviamente, quando nessuno gli presta attenzione. Ultimamente questo capita spesso. Questo capita, dice lui, da quando i paesi hanno smesso di essere comunità, per trasformarsi in meri agglomerati di case senza vita. Il silenzio è figlio dell’abbandono ed è così che il virus dell’incomunicabilità, dalle case vuote, s’è propagato alle persone. Le case abbandonate ci comunicano solo  ricordi e le persone di paese l’indifferenza più totale. Sono solo un bastone, ma credetemi, non vedo mai un giovane rivolgere più di un saluto al mio vecchio; eppure, ne avrebbe di cose interessanti da dire. Per ogni società del passato l’anziano ha rappresentato una risorsa, per la nostra, spesso diventa pattume. Questi ragazzi che hanno mezzi incredibili per comunicare, ma hanno poco da dirsi!  Oggi si gela dal freddo, ma lui è voluto uscire lo stesso; dice che un paese non può fare a meno della neve, del gelo e del vento. Dice che non teme affatto il gelo dell’inverno ; ma ciò che gli fa più orrore è l’indifferenza della gente. Parola di bastone!
Buona vita!
maestrocastello

2 commenti:

  1. N. 8149 del 25/01/2012 21.03.41 - GINO MAGNISIO ha scritto:
    IL BASTONE PARLANTE di Maestro Castello.
    Bellissimo, non posso fare a meno di farti i complimenti.
    BELL'ARTICOLO.

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  2. N. 8160 del 26/01/2012 14.47.19 - A. R. ha scritto:
    Bellissimo “il bastone parlante” del maestro castello…E purtroppo sono d’accordissimo con lui (ed il bastone !) D’accordo perché i giovani oggi sono sbandati per varie ragioni, non riconoscono più alcun valore e spesso affogano in alcol e fumo…e forse peggio ! Tanto per rimanere in tema di anziani, vorrei ricordare una frase che un nonnino disse una volta a un suo nipote: “Ricordati, io ero quello che tu sei adesso ma anche tu sarai un domani quello che sono oggi io !” Se tutti meditassero su questo, il mondo sarebbe certamente migliore. Alfredo R.

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