martedì 24 marzo 2009

Non ho bisogno di denari.

Alda Merini è, per me, tra gli autori più rappresentativi del panorama poetico dell'ultimo novecento italiano e di questo primo decennio di nuovo millennio . La sua poetica trasuda visionarietà, profondità, inquietudine. Poesia è per lei un tentativo di comunicazione con l’assoluto, di sfida alla divinità, recupero dell’ignoto, discesa negli abissi dell’inconoscibile. “La mia poesia è alacre come il fuoco/trascorre tra le mie dita come un rosario….Sono il poeta che canta e non trova le parole/sono la paglia arida sopra cui batte il suono….. il manto di metallo di una lunga preghiera/del passato cordoglio che non vede la luce” (A.Merini da “La volpe e il sipario”) . La sua affermazione: "la mia vita è più bella della poesia" (cofanetto di Einaudi del 2003) dipinge bene il filo di demarcazione tra due anime di una stessa persona: ora alienata, ora allineata. La Merini gioca a sconfinare da una parte all’altra della staccionata del reale(internata nel ’47 e nel’72) e la poesia l'accompagna in questo alterno percorso, avendo per lei anche funzione terapeutica. Intreccia sentimenti d’amore e di pena, fitta di riferimenti autobiografici, disposta a chiamare in causa, quasi carnalmente, persone definite e concrete. L'alienazione è un valore aggiunto per una poetica che guadagna una visione più lucida, profonda e privilegiata del reale. Davvero palpitante, non trovate? Ma non scordate mai il monito di Alda : “Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita”.
Ho apprezzato subito questa poesia che vi propongo per il suo contenuto che mi riguarda personalmente, per il mio cattivo rapporto col denaro e che dovrebbe portare a noi tutti qualche contributo di riflessione.


NON HO BISOGNO DI DENARI.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

ALDA MERINI

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