venerdì 17 aprile 2009

Il filo di Arianna, tom tom di antica generazione.




Minosse, re di Creta, diede incarico allo scultore ateniese Dedalo di costruire un labirinto talmente intricato dal quale nessuno sarebbe potuto uscire, per rinchiudervi il Minotauro, un essere mostruoso metà uomo e metà toro, in modo che non avesse alcuna possibilità di fuga. Dedalo costruì quello che è noto alla storia come il labirinto di Cnosso. Vuole la leggenda che il Minotauro venisse rinchiuso nel labirinto e che ogni anno sette giovani e sette fanciulle ateniesi venissero sacrificati al Minotauro per saziare la sua fame di carne umana. Per due volte fu ripetuto il sacrificio fino a quando, alla terza spedizione, giunse a Creta Teseo, giovane sovrano di Atene, fingendosi parte del gruppo dei sacrificandi, con l'intento di porre fine ai sacrifici. L'impresa era molto difficile non solo perché doveva uccidere il Minotauro, ma perché, una volta entrato nel labirinto, era impossibile uscirne. Il giovane si innamorò di Arianna, figlia di Minosse e da questa fu aiutato nell'impresa che avrebbe liberato Creta dal Minotauro. Infatti quando fu il turno di Teseo di entrare nel labirinto, questi dipanò lungo la strada un rocchetto d filo, fornitogli da Arianna, su suggerimento di Dedalo. Quando Teseo giunse al cospetto del mostro lo uccise e riavvolgendo il filo, riuscì ad uscire dal labirinto, grazie a questo rudimentale tom tom fatto con lo spago.
L’antichità non possedeva la moderna tecnologia e pure un semplice rocchetto come navigatore potè cavare Teseo dall’impiccio. Perrault che era un favolista, aveva pensato invece a delle briciole di pane come coordinate per indicare a Pollicino la strada del ritorno a casa, ma gli andò male per via dell’ingordigia di certi uccelli di passaggio. La stella cometa fu poi il tom tom che portò i Magi dritti alla grotta di Betlemme. Ai primi naviganti sarà venuto il collo lungo a forza di sbirciare sole, vento e stelle per seguire la giusta rotta, prima che qualcuno potesse pensare alla prima bussola che indicava sempre il nord. Oggi che la tecnologia è sviluppata ad un livello spaventoso possiamo lanciare un missile intelligente che colpirà un obiettivo anche a chilometri di distanza, con una precisione impressionante. Già, sempre a scopo distruttivo, quando l'uomo ha fatto un'invenzione! Nobel si rese conto solo molto tempo dopo della potenza distruttiva della sua dinamite e non c'è Premio Nobel che tenga per compensare a tutto il danno che producono le guerre. Ma torniamo al tom tom di ultima generazione. Da qualche tempo, infatti, ci affidiamo ad un tutor virtuale, una specie di "accompagno personale" che ci imbecca passo passo nei percorsi giornalieri, salvo ritrovarci in situazioni paradossali. Arriveremo pure a giusta destinazione, ma, in verità, stiamo perdendo quella nostra intraprendenza del passato, quando eravamo in grado di stabilire la nostra posizione dalla direzione di un vento o da quanto era alto il sole. Pensate che le formiche del deserto hanno un sistema interno al corpo, come un contapassi, che gli permette di calcolare le distanze e di ritrovare sempre la via di casa.. Belli i tempi quando un semplice rocchetto ti permetteva di tenere il filo. Sono leggende? Io amo le leggende!
cordialmente maestrocastello.

Nessun commento:

Posta un commento