domenica 19 aprile 2009

laurea"ad honorem" per gli otto studenti vittime del terremoto.



Il crollo della casa dello studente dell'Aquila ha causato otto vittime. Il magistrato Alfredo Rossini, in questi giorni, ha aperto un'inchiesta "per omicidio e disastro colposo" in merito agli stabili, molti anche pubblici, crollati sotto l'urto del terremoto. Diversi studenti avevano denunciato con molto anticipo i difetti del moderno edificio di Via XX Settembre, l'arteria dove si sono registrate le devastazioni maggiori. Racconta Daniela Tomassetti che lei, e altri della Casa dello studente, avevano già trascorso diverse notti fuori dall'ostello, alcuni addirittura in auto. Fino al 30 marzo, quando una scossa raggiunse magnitudo 4 sulla scala Richter. Una brutta scossa. "Quel giorno chiesi all'amministrazione una verifica, arrivò l'architetto dello stabile, un sopralluogo durato appena 10 minuti, e se ne andò dicendo che era tutto a posto, nessun pericolo". Abbiamo tanta rabbia che per l'incuria di un manipolo di furbi: chi doveva costruire nel rispetto delle norme e chi quelle norme le doveva far rispettare, ora siamo a piangere le vite spezzate di questi nostri figli. Erano ragazzi meritevoli "tenga conto che, per avere il diritto di alloggiarvi, bisognava dimostrare di avere ottimi punteggi negli studi" dice Daniela e noi aggiungiamo che oltre ad essere meritevoli erano anche figli di povera gente, altrimenti avrebbero avuto una diversa collocazione. Poveri figli sfortunati!
Mi è balenata questa idea che ho girato subito a chi di dovere. Avrò mai una risposta?
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Gentile Signor Ministro Maria Stella Gelmini,
sono un maestro elementare di Roma che da giovane ha fatto il servizio di leva nella città dell'Aquila. Sono rimasto sconvolto, come tutti, dalle tragiche vicende di questa città che paga in termini di danni materiali e vittime umane. Come persona che ha lavorato tutta la vita nel mondo della scuola sono rimasto colpito dalle reazioni di un padre che ha perso il figlio sotto le macerie della casa dello studente dell'Aquila e, stringendo fra le mani il libretto universitario del figliolo, esclama: " è giusto che di mio figlio mi deve restare soltanto un libretto di studi?".
Avrei da suggerirle l'idea di assegnare la laurea "ad honorem" a tutti gli studenti universitari rimasti vittime del terremoto. Quei ragazzi avrebbero sicuramente raggiunto autonomamente gli obiettivi massimi dello studio se un destino assurdo non avesse spezzato prematuramente le loro giovani vite.
Se vorrà far suo questo suggerimento sono certo che sarebbe un modo degno di ricordare questi giovani, vittime sia delle intemperanze della natura che di errori di costruttori e amministratori sconsiderati. Un tale riconoscimento servirebbe a far sentire lo Stato vicino alle loro famiglie che tanto puntavano su di essi.
Le auguro buon lavoro.
maestrocastello

1 commento:

  1. e così è stato! hai visto, oggi hanno assegnato le lauree ad honoris..sei stato lungimirante!!
    bacetti

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