martedì 28 aprile 2009

L'isola delle fiabe.


















Che maestro sono stato.
"Le fiabe nutrono in modo immediato come il latte, leggere e gradevoli, o come il miele, dolci e nutrienti, senza pesantezza terrestre", dicevano i fratelli Grimm.
L’origine delle fiabe è antica, in esse si può trovare il contenuto della grande storia universale dei tempi primordiali. “Le favole sono resti di una religiosità che affonda le radici nella preistoria e che comunica in immagini esperienze dell'anima e dello spirito”(Jacob Grimm). Erano in origine racconti orali sopravvissuti per secoli, passando di generazione in generazione. Quando arrivava un bardo tutto il paese si raccoglieva attorno a lui. Da lontano accorrevano anche gli abitanti di fattorie isolate, perché spesso erano l'unica fonte di notizie che le persone ricevevano nel corso dell'anno. Presso di noi le favole divennero ben presto tesori di famiglia. Solitamente spettava agli anziani l’onore e il dovere di raccontarle ai più giovani. I miei ricordi bambini vanno ai cantastorie che piombavano nelle piazzette del mio paese, come diversivo alla nostra semplice vita anni cinquanta e, con l’ausilio di cartelli, un menestrello raccontava di tradimenti, vendette, imprese di banditi ad una folla contadina che assorbiva ogni parola, commentando ogni passaggio, come fossero fatti accaduti veramente e ne avrebbero riparlato ancora nei giorni successivi. Ero letteralmente affascinato da ogni forma di fiaba o racconto che trascendesse la realtà e ne ho compreso le motivazioni solo molto dopo. Forse è un bene che la povera gente, non potendo governare la vita reale, possa rifugiarsi in una dimensione sia pure fantastica. Il mondo della fantasia era una zona franca per la mia educazione bambina, spesso coercitiva ed intrisa di moniti di una divinità quasi sempre punitiva. Prigioniero troppo presto del pensiero della morte, quel bimbo tentava di sfuggirvi dentro sogni che lo vedevano soccombere fatalmente in cadute ricorrenti nel vuoto della sua immaginazione; finchè una sera, non riuscendo a prender sonno, si chiese da dove la sua nonna prendeva i personaggi dei racconti. Fu così che si accorse dell’esistenza dell’isola delle fiabe e cominciarono i viaggi della fantasia: sui banchi della scuola mentre il maestro leggeva di un burattino di legno che diveniva bambino, nella pancia del cavallo di Troia, al fianco dell’astuto Ulisse o nelle profondità del mare, assieme ai personaggi di Verne. In quell'isola vinceva tutte le paure di bambino: l'uomo nero, l'orco, il malvagio risultavano sempre soccombenti. Quell’isola non l’ha più abbandonata e da grande vi ha accompagnato spesso i suoi alunni che non volevano più far ritorno nel reale. Le fiabe hanno rasserenato i suoi anni bambini ed ora illuminano di significato quelli adulti. Genitori, raccontate favole ai vostri figli; esse sono il legame che vi legheranno a loro. Un domani non si ricorderanno più dei giocattoli che avrete regalato loro, ma delle fiabe che avrete raccontato sì.
Per mostrarvi come si può educare tramite le favole a fortificare la fantasia dei fanciulli, allego un esempio del bel lavoro che si sta svolgendo nella scuola che mi ha visto all'opera fino a qualche mese addietro. E' stata attrezzata un'aula surreale che ospita i piccoli alunni delle elementari, dove settimanalmente si leggono o si raccontano fiabe. Colgo l'occasione per augurare ai colleghi della scuola Romanina un finale d'anno strepitoso. Un pò mi mancate!
cordialmente maestrocastello.

Progetto: "L'isola delle fiabe "
Scuola primaria
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LETTURA
Attenzione al mondo del bambino:“L’isola delle fiabe”
DESTINATARI: Tutti gli alunni della scuola primaria “Romanina”
OBIETTIVI- RISULTATI ATTESI
Assaporare la ricchezza dei libri e saper viaggiare con la mente;
Stimolare un atteggiamento positivo verso il libro;
Facilitare l’incontro tra le differenti culture presenti nel territorio;
Promuovere l’acquisizione della capacità di ascolto;
Sviluppare e potenziare le abilità comunicative;
Imparare a conoscere la diversità e condividerla come ricchezza.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÁ ·
Incontri della durata di 60 minuti nell’aula adibita a “isola delle fiabe”; ·
Recita di filastrocche propedeutiche all’ascolto; ·
I bambini seduti a terra e liberi dalle scarpe si preparano all’ascolto con la mente, i sensi e il cuore; ·
La “signora delle fiabe” (un’insegnante coinvolta nel progetto) legge a voce alta uno o più testi; ·
Incontri con esperti del settore dell’editoria.
DURATA DEL PROGETTO Gennaio/ Maggio 2009
RISORSE UMANE 12 docenti della scuola primaria della "Romanina".

Nessun commento:

Posta un commento