venerdì 23 aprile 2010

Giù le mani dalla festa di Liberazione!


L’Italia è un paese di polemica continua. Ce lo insegnano i nostri politici che spesso sragionano sul “niente”, dando vita a scenette da mercatino rionale, in cui non si spiega, non si dibatte, non si costruisce; piuttosto si gioca solo a demonizzare l’avversario, ricorrendo spesso all’offesa personale. La nostra storia repubblicana ha smesso ch’è poco di portare i “calzoni corti”; eppure situazioni diverse se ne sono avvicendate in 150 anni. Dalla monarchia al fascismo, dalla prima alla seconda repubblica; si sono avvicendati al potere : re, dittatori, presidenti di ogni colore politico. L’offesa più in voga di ieri: “fascista” ha lasciato il posto a quella di oggi : “comunista” e tanti non avvertono che sono entrambe l’emanazione di forme assolute di governo, da non augurare a nessuno. Con l’avvicendarsi dei governi , da qualche anno, s’è andata facendo strada l’intenzione di rivisitare alcuni fatti della nostra storia nazionale, per farne riletture di convenienza. Ritenendo la festa di liberazione una ricorrenza di stampo comunista, gli si è opposta la giornata per ricordare i morti delle”foibe”; come se i morti avessero una diversa valenza. Voi direte: “ora è tutto a posto!” Nemmeno per sogno! All’approssimarsi del 25 aprile, spuntano puntuali le polemiche: un uomo politico che si rifiuta di presenziare alle “Fosse Ardeatine”, la dichiarazione di qualche alta carica dello Stato che trasuda totale distacco, una manifestazione alternativa di chi la pensa in modo diverso. Sentite la polemica appena sfornata dal web : “A Salerno cancellata la 'Resistenza' dai manifesti del 25 aprile”. In sostanza il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, ex deputato di AN - oggi Pdl - e presidente della commissione Difesa della Camera, ha fatto affiggere manifesti nella città di Salerno, per il 25 aprile, in cui non si fa nessun riferimento - è l'obiezione - alla Resistenza partigiana e alla lotta al nazifascismo, ma un elogio all'esercito americano"per l'intervento nella nostra terra che ha sancito un'alleanza che ha garantito un luogo periodo di pace e di progresso economico e sociale, senza precedenti e che ha salvato l'Italia, come l'Europa, dalla dittatura comunista" (Apcom) . Questo esemplare di uomo politico moderno che si professa liberale e democratico, tenta così di rinnegare la storia, di negare il fatto che tanti suoi connazionali si siano dati alla macchia ed abbiano immolato la propria vita per garantirgli quella libertà che oggi permette a lui , da uomo pubblico che dovrebbe rappresentare le opinioni di tutti i salernitani, di comportarsi come uomo di una sola parte.
Buona vita!
maestrocastello

1 commento:

  1. colotti.giovanni@alice.26 aprile 2010 alle ore 13:37

    Che tristezza e che squallore.....cosa ne sara' dei giovani di oggi che si fanno opinioni personali solo per "sentito dire"....senza approfondire nulla...!?!?
    un abbraccio

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