giovedì 29 aprile 2010

C'è qualcosa di buono in ciascuno di noi.


Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto. Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.
Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino: “Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.
La vecchia sorrise: ” Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi.
Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa”.
(Storia Zen).

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Come ci comportiamo noi quando ci accorgiamo che un oggetto che abbiamo in casa è difettoso? Cerchiamo, se possibile, di riparare il guasto; altrimenti ci convinciamo dell’inutilità di avere ancora in casa tale oggetto e lo destiniamo al secchio dei rifiuti. Solamente se si accende il nostro led della creatività, pensiamo di destinarlo ad un uso diverso dall’originario ed è così che una bottiglia di wisky diventa un lume ed una zuppiera scheggiata può andare bene come sottovaso. Ma stiamo parlando solo di oggetti. Pensate che gli Spartani, popolo dell’antica Grecia, avevano deciso di eliminare i neonati che apparivano loro incapaci di diventare nel futuro dei bravi soldati o di generare poi altri soldati. Come vedete, non tutti la pensano come la vecchia cinese col suo vaso e la storia ci parla di anti altri vasi destinati al macero che si chiamano ebrei, zingari, omosessuali. Ha scritto il genetista Lejeune che “di tutte le città della Grecia, Sparta è l’unico popolo ad aver praticato questo spietato eugenismo ed anche l’unica cettà greca a non aver lasciato all’umanità né un poeta, né uno scienziato e nemmeno i resti di qualche monumento.” Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati imperfetti o troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro artisti, i loro filosofi? Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. "Ma sono la crepa e il difetto che ognuno ha, a far sì che la nostra convivenza sia interessante e gratificante. Bisogna prendere ciascuno per quello che è e vedere ciò che c’è di buono in lui".
Se vi accorgete di avere un difetto, guardate sempre i fiori dalla vostra parte del prato e pensate che se son così belli a vedersi è anche merito vostro.
Buona vita!
maestrocastello

1 commento:

  1. colotti.giovanni@alice.it2 maggio 2010 alle ore 09:42

    Grazie del consiglio, proviamo ad apprezzarci di piu' e vivere più serenamente ...!
    Un abbraccio

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