giovedì 6 maggio 2010

Figli delle "stelle" vincono all'Isola della Ventura.


Le stelle sono quei corpi celesti che brillano di luce propria, mentre i satelliti sono pianetini che vivono di luce riflessa da altre stelle come il sole. Persone famose in tutti i campi siamo abituati a chiamarle stelle e i loro rampolli vengono spesso marchiati come “figli di papà” o più semplicemente come “figli di”. Quest’anno, per la prima volta, sono approdati in Nicaragua quattro “figli di”, ad arricchire l’Isola della Ventura. Sulle prime eravamo tutti scettici sulla validità della pensata, forse perché queste presenze stridevano accanto a quelle dei non famosi, presi letteralmente dalla strada e che si giocavano l’unica occasione della vita . Passi che un ex- famoso vada a far dieta forzata per recuperare quel credito di popolarità che lo rimetta in carreggiata, ma un “figlio di “ che ci va a fare? Non bastano le credenziali del cognome? Sarà perché siamo abituati a considerare “figlio di“ il benestante che vive in case con piscina dentro e fuori, che fin da piccolo ha imparato a farla nel vasino, che ha frequentato le migliori scuole; uno che è abituato ad avere la pappa pronta, che non ha mai alzato un dito nella vita e non ne sarebbe nemmeno in grado se ci provasse; un viziato cronico insomma! All’inizio guardavano con curiosità questi rampolli impacciati mentre si cimentavano nella costruzione di un capanno e ostentavano un inglese impeccabile col vecchio tutor di colore. Poi, cosa per noi del tutto sorprendente, hanno imparato a sopportar la fame, ad affrontare prove di coraggio, a capire chi giocava sporco (i famosi) e con chi dovevano allearsi (i non famosi) e… sono arrivati in fondo all’avventura. Per una volta un gioco televisivo ci ha restituito delle persone vere. Perché sono stati votati? Ma perché non hanno avuto paura di dichiarare le loro debolezze personali, le disavventure familiari, le loro fragilità; il desiderio finalmente di camminar da soli. La gente ha capito che hanno fatto un serio lavoro su se stessi, che erano vogliosi di splendere finalmente di propria luce. Essere figlio di papà non è sempre una fortuna, puoi avere due piscine in casa, vestire griffato e frecciare a bordo della tua limuosine ed essere uno sfigato senza amici.
Buona vita!
Maestrocastello.

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