lunedì 15 dicembre 2008

" Buttati ch'è morbido! "



Ormai si avvicina la notte di Natale e molti genitori si apprestano ad indossare gli abiti di Babbo Natale per ricreare il momento magico dei doni. Ma quando i bambini smettono di credere a Babbo Natale? Sembra che sia a 9 anni che i bimbi smettano di credere all’esistenza di Babbo Natale; anche se la maggioranza di essi già ad 8 anni fanno domande insistenti ai loro genitori, ricevendo spesso risposte evasive. Ma è giusto continuare a far credere ai propri figli l’esistenza di Babbo Natale e della Befana? Qual è l’età giusta per dire la verità ai nostri bambini? Secondo i pediatri è un segnale di libertà psicologica e affettiva credere a Babbo Natale e alla Befana fino ai 9-10 anni. Molti pensano che credere a queste figure fantastiche sia un segno di immaturità da parte dei piccoli; ma è esattamente il contrario. I bambini in questa fase di crescita credono esattamente a ciò che viene loro proposto nella pubblicità della televisione, nei centri commerciali e in giro per le strade e loro non hanno motivo di dubitare dell’esistenza di due simpatici vecchietti dalla faccia buona e gradevole e per di più disposti ad essere tanto generosi con tutti loro. Il mondo della fantasia è un mondo meraviglioso e senza confini, uno spazio illimitato dove ogni bambino, più o meno cresciuto , si rifugia per sopravvivere alle brutture della vita e può soprattutto divertirsi. Questo mondo è frutto della loro fantasia, della loro vitalità, ma è anche frutto di ciò che ancora di buono rimane in noi adulti. La fantasia fa bene a piccoli e grandi di ogni epoca, è lo stimolo fondamentale per la crescita in ogni fase. Togliere o soltanto limitare la fantasia può significare togliere speranza di vita all’uomo, con il rischio di generare schiere di adulti insicuri ed incapaci di affrontare il domani senza stimoli. Racconta una mamma: “la settimana scorsa con i miei due bimbi di 7 e 9 anni abbiamo preparato le letterine (io ero più emozionata di loro). Ieri, al rientro da scuola, abbiamo scoperto che le letterine non c’erano più. E’ stato troppo bello vederli eccitati perché Babbo Natale è venuto a prendersi le letterine! " I bambini, insomma, hanno bisogno di un loro mondo fantastico per crescere più sereni, più equilibrati e più felici. Non credete che anche noi adulti viviamo di magia quando la realtà intorno ci confonde, ci turba e spaventa? Quando a 9 e 10 anni la mente del bambino inizia a prepararsi a ragionare anche su concetti astratti e sulle idee, allora iniziano a manifestarsi i primi dubbi. “Credere in Babbo Natale e nella Befana rientra in questo percorso dello sviluppo psicologico ed è bene che gli adulti non interferiscano, dicendo troppo presto che non esistono - raccomanda il pediatra - perché creerebbero un trauma al bambino". Non vedo perché voi dobbiate rivelare loro che questo mondo fantastico non esiste; lasciate vivere e crescere in loro i bimbi che fra qualche anno non saranno più e noterete che l'atmosfera magica che voi non avete disilluso continuerà a esistere nei loro sogni, nelle loro speranze, in un mondo che anche solo per un attimo li farà tornare bambini. Mamma e papà non dovranno però nemmeno sostenerne l'esistenza di Babbo Natale e della Befana, quando ormai i bambini hanno una capacità di ragionamento tale che possono capire da soli la verità. Come devono comportarsi allora i genitori? Fino agli 8 anni compiuti possono sostenere l’esistenza di Babbo Natale, da 8 a 9 anni possono continuare a sostenere tale tesi, evitando però di portare prove concrete che minerebbero la fiducia nei genitori, in caso che i piccoli possano scoprire la verità attraverso altre strade (coetanei, adulti o personalmente). Attenti che questa è un’età critica, perché i bambini pur avendo scoperto che Babbo Natale non esiste; vogliono continuare a crederci. A 10 anni compiuti, quando sorgono i primi dubbi, i genitori possono tranquillamente dire la verità. Ma ricordate che ai figli piace continuare certi riti: aspettare l’arrivo dei doni di notte, appendere la calza al camino. In fondo la magia piace a grandi e piccini e anche noi come il bimbo della pubblicità diremmo volentieri a Babbo Natale: “Buttati ch’è morbido! “.

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