lunedì 1 dicembre 2008

La signora Adriana e la social card.

Qualche giorno fa telefoniamo alla sognora Adriana, una simpatica ottantenne della Garbatella a Roma. Dopo i soliti convenevoli sullo stato di salute, passa alle notizie più spicce.
- Mi è arrivata una lettera per la social card. Devo fà un sacco de giri per averla! Una persona anziana a falla girà così tanto! Eppoi me sembra de esse tornata al tempo de guera, co la tessera per il pane! Dico io, ma nun potevano mette l'importo della card direttamente sulla pensione? Così tutti devono sapè che so povera. Te pare giusto? La gente cià na dignità! Eppoi devo annà a spenne nei negozi che dicono i governatori. E' tutto un circolo vizioso, magna che del tuo magni! E' tutta na mossa politica pe fasse pubblicità e fà ingrassà l'amici loro. Me dichi poi che cazzo ce faccio co 40 euro? Ce faccio la spesa na vorta e mezza in un mese! Se abbassassero a loro lo stipendio pe ffà campà la povera gente!
Morale della favola, dico io, i morsi della fame li capisce solo chi li prova.

1 commento:

  1. la signora adriana è una signora con molta dignità ma anche con bisogno di aiuto: pur avendo passato il periodo della guerra facendo la fila con la tessera annonaria x un pezzo di pane conoscendo quindi la FAME non ritiene giusto il rilascio di questa tessera , ha ragione! e brava adriana che manda tutti a quel paese!

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